Fela Anikulapo Kuti


Francesco Cecchini


Con la mia musica creo un cambio…uso la mia musica come un arma. Fela Kuti
Fela Anikulapo Kuti o semplicemente Fela Kuti, nacque a Abeokuta, 15 ottobre 1938, avrebbe compiuto 82 anni, ma è morto a Lagos il 2 agosto 1997, 23 anni fa,
Fela Kuti è stato la figura principale della musica popolare nigeriana. È stato in prigione ( lo fu nel 1984 che cantò nel brano Lust like that”, una reclusione ingiusta, come messo in evidenza da Amnesty International.) e torturato diverse volte a causa delle sue critiche nei confronti del governo nigeriano e della difesa della cultura africana e della religione africana attaccate dalle attività missionarie evangeliche e cristiane. Gli africani hanno le loro religioni che non sono inferiori al cristianesimo e all’ islam. Nelle sue canzoni ha criticato la corruzione e lo sfruttamento dell’Africa da parte delle multinazionali.


“Se vedo la verità la dico E tu non puoi zittirmi Lasciami dire la mia Non puoi chiudermi la bocca La verità è amara Il mondo la odia Che ti piaccia o no Dirò la mia Puoi imprigionarmi Ma non puoi tapparmi la bocca”


Dalla canzone di Fela Kuti JeNwi Temi, che significanon imbavagliarmi.
E’ considerato fra i più influenti artisti africani del XX secolo.
Il documentario del 2014 Finding Fela di Alex Gibney è un ritratto travolgente dell’artista combattente. Ambientato sul ritmo insistente del suono rivoluzionario dell’ Afrobeat, miscela di soul, jazz e ritmi tradizionali africani, è la straordinaria storia delle posizione coraggiose di un uomo contro un governo corrotto e dittatoriale e testimonia il potere di trasformazione della musica come forza di unificazione sociale e politica.
Il link con il trailer è il seguente;



Il suo club The Shrine esiste ancora e si chiama The New Afrika Shrine e appartiene ai due figli di Fela, Seun e Femi Kuti Si esibisce, innanzitutto Femi che, anche lui, canta a petto nudo. togliendosi una camicia, che di solito è rossa. Anche le ballerine che scatenate ballano con Femi sono come le ballerine di Fela Kuti. Canzoni e musica iniziano molto prima della mezzanotte e smettono alle due di notte.
Molti pensano, a ragione, che la musica Afrobeat di Fela Kuti non sia solo la colonna sonora di Lagos, ma dell’ intera Africa che si ribella.

The New Afrika Shrine a Ikeja, Lagos

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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