Se, in un articolo precedente, abbiamo avuto modo di affrontare la questione delle elezioni a Porto Rico, oggi vogliamo trattare dell’election day degli altri territori controllati dagli Stati Uniti, situati nell’Oceano Pacifico e nel Mar dei Caraibi. Tutti questi territori sono accomunati da una cosa: essere sottoposti alla giurisdizione degli Stati Uniti, ma non poter votare per le elezioni presidenziali.

Nelle Samoa Americane, Lemanu Peleti Mauga è stato eletto come nuovo governatore dell’arcipelago, avendo ottenuto il 60.31% delle preferenze. Alle sue spalle si sono classificati Gaoteote Palaie Tofau (21.87%), Iʻaulualo Faʻafetai Talia (12.32%) e Nuanuaolefeagaiga Saoluaga T. Nua (5.50%), tutti candidati come indipendenti. Il settantenne Mauga, considerato come vicino al Partito Democratico, succede dunque a Lolo Matalasi Moliga, che aveva ottenuto due mandati consecutivi nel 2012 e nel 2016. Sebbene i candidati alla carica di governatore delle Samoa Americane si presentino sempre come indipendenti, l’elezione di Mauga prosegue la striscia vincente dei Dems, visto che i repubblicani hanno perso il potere nel 1992 senza più riuscire a riconquistarlo.

Sempre nelle Samoa Americane, gli elettori sono stati chiamati anche a rinnovare la composizione della House of Representatives, la camera bassa del parlamento dell’arcipelago (Fono), nella quale siedono ventuno deputati. Infine, la repubblicana Amata Coleman Radewagen è stata confermata nel ruolo di delegato delle Samoa Americane di fronte alla House of Representatives degli Stati Uniti, carica che occupa dal 2015. La candidata del Great Old Party ha ottenuto l’83.5% dei consensi, battendo due democratici, Oreta Chrichton (14.4%) e Meleagi Suitonu-Chapman (2.1%).

L’isola di Guam, considerata come il territorio più occidentale appartenente agli Stati Uniti, dovrà andare al ballottaggio per determinare il nome del rappresentante davanti al Congresso statunitense. Michael San Nicolas, il delegato uscente, ha infatti raccolto I 46% delle preferenze, mancando di poco la soglia del 50%, necessaria per evitare un secondo turno. Il Partito Democratico si assicura comunque questa carica, visto che sia San Nicolas che il suo avversario, l’ex delegato Robert Underwood (33%) appartengono ai Dems, mentre il repubblicano Wil Castro ha ottenuto solamente il 21% dei consensi.

I democratici saranno maggioritari anche nel Senato di Guam, essendo riusciti a conquistare otto seggi contro i sette dei repubblicani. La Dem Therese Terlaje si è aggiudicata la palma di candidata con il maggior numero di preferenze, 18.778.

Le Isole Marianne Settentrionali hanno visto il rinnovamento del parlamento bicamerale, composto dalla House of Representatives (20 seggi) e dal Senato (9 seggi).

Nel Mar dei Caraibi, le Isole Vergini Americane hanno invece vissuto un importante referendum, nel quale il 71.92% dei votanti si è espresso favorevolmente nei confronti della convocazione di un’assemblea costituente che abbia il compito di scrivere la nuova legge fondamentale dell’arcipelago. Questo significa che presto verranno convocate le elezioni per l’assemblea costituente. Attualmente, il territorio non ha una propria costituzione dedicata, basandosi invece sul Revised Organic Act del 1954. Nonostante cinque precedenti tentativi, l’arcipelago non ha mai raggiunto l’obiettivo di dotarsi di una legge fondamentale. Nel 2010, in particolare, una proposta è stata inviata al governo federale degli Stati Uniti, ma era stata respinta.

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Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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