Luigi Di Maio


Francesco Cecchini


Nicola Fratoianni di LeU è stato il primo firmatario dell emendamento alla manovra che punta a introdurre una patrimoniale anche in Italia, che propone di partire da 500 mila euro con aliquota allo 0,2%; salendo allo 0,5% sopra il milione; all1% sopra i 5 milioni; 2% sopra i 50. Lemendamento, oltre che dai parlamentari di Leu, è stato firmato da molti esponenti del Partito Democratico, Matteo Orfini, Chiara Gribaudo, Giuditta Pini, Fausto Raciti, Luca Rizzo Nervo. Lidea, si legge, è di eliminare lImu e introdurre un prelievo progressivo che intervenga sui patrimoni dei super-ricchi per finanziare la spesa sociale.
Contro la patrimoniale, oltre a Fratelli d’ Italia, la Lega e altra destra, si è scagliato contro anche il pentastellato ministro degli esteri Luigi Di Maio, per il quale nessuna patrimoniale, nemmeno minima, è possibile. Lo ha comunicato da Zagabria, Croazia, dove si trovava per un incontro bilaterale. Unimposta sui grandi patrimoni non serve, ha affermato Di Maio. Il Movimento 5 Stelle demaiano getta così la maschera e mostra il suo vero volto, schierandosi apertamente con il grande capitale.
Non si è fatta attendere la risposta di Matteo Orfini: “Non mi stupisce che i 5 stelle non abbiamo aderito al nostro emendamento a legge di Bilancio. Loro la povertà l’hanno già abolita, come ha detto Luigi Di Maio. Il tema di contrastarla non gli appartiene più”.
Il M5s uscito dagli Stati Generali ha, però, anche anime diverse da quella destra di Di Maio; un articolo pubbicato su Ancora Fischia il Vento lo racconta e il link è il seguente:
https://www.ancorafischiailvento.org/2020/11/17/stati-generali-c-era-una-volta-il-m5s/
Per esempio l’ eurodeputato Ignazio Corrao è favorevole alla patrimoniale ed anche un economista, Andrea Roventini, vicino a M5s, in un’ intervista a Il Manifesto, si è detto favorevole a una patrimoniale presentata come una norma a favore del 95% degli italiani. Magari lo è anche Alessandro Di Battista.
La patrimoniale è già presente in alcuni Paesi europei. Per esempio in Spagna, Francia e Svizzera e in altri la stanno discutendo.
RIFONDAZIONE COMUNISTA SULLA PATRIMONIALE.
INDECENTE CANEA CONTRO LA PATRIMONIALE, 30.11.2020.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista — Sinistra Europea
Da anni come Rifondazione Comunista ci battiamo per lintroduzione della patrimoniale e di una tassazione progressiva in attuazione della Costituzione. Da anni sentiamo levarsi un coro indignato dei difensori della disuguaglianza sociale. Ancora una volta il coro si è levato contro la modesta proposta di una tassa patrimoniale avanzata con un emendamento alla Camera. Il dato evidente è che il 97% del parlamento è schierato dalla parte del 10% più ricco del paese. Destra, Pd e M5S difendono tutti legoismo proprietario e al coro si aggiungono i finti rivoluzionari sovranisti come Fusaro e i fascisti di Casa Pound. Pur di demonizzare la patrimoniale giornalisti come Porro con sprezzo del ridicolo giungono a scrivere che colpirebbe la stragrande maggioranza degli italiani. Tiri fuori i dati di questo paese della cuccagna oppure taccia. Pur di demonizzare la patrimoniale politici e opinionisti evitano di chiarire che la proposta comporterebbe leliminazione della tassazione che oggi paga chi ha un patrimonio inferiore ai 500.000 euro, cioè gran parte degli italiani in realtà pagherebbe meno tasse. Emerge chiaramente che partiti e parlamento sono schierati contro la classe lavoratrice e la maggioranza del paese e mantengono il consenso solo perché non ci fanno discutere di cose serie. Certo si può discutere nel merito della proposta di Nicola Fratoianni. Noi innalzeremmo la soglia da cui farla pagare a 1 milione per togliere ogni scusa ai difensori del privilegio e aumenteremmo le aliquote per le grandi ricchezze. Ma oggi una cosa va sottolineata: quella contro la patrimoniale è una canea indecente che dimostra che in questo paese cè bisogno di ricostruire una sinistra che difenda gli interessi della maggioranza della popolazione che è stata massacrata dalle pseudoriforme. Apprezzo l emendamento di SI ma la risposta del Pd dimostra che la sinistra non può che essere alternativa a un partito che ha un impianto programmatico più vicino a Forza Italia che alla Cgil. Proponiamo che tutte le soggettività politiche e sociali favorevoli alla patrimoniale lavorino insieme per costruire una mobilitazione nel paese su una piattaforma di uscita dalla crisi fondata sulla giustizia sociale. Tocca constatare che la patrimoniale rimane una provocazione da cui la maggioranza prende le distanze mentre governo e opposizione di destra convergono sullerogazione di enormi risorse a favore delle grandi imprese senza porre vincoli occupazionali o ambientali.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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