Di seguito il comunicato dell’associazione

“Sì, proprio così: il partito della “nuova” destra e la sua giovanile usano l’arma più classica della vecchia politica, ovvero minacciare la querela.

In occasione dell’avvio del processo di Como che vede imputati tredici neonazisti, tra cui due mantovani, abbiamo pubblicato una foto (QUI il post: bit.ly/fotodigruppomn) scattata durante la scorsa campagna elettorale per le amministrative di Mantova. All’evento ristretto documentato, figurano in posa insieme il candidato salviniano del centrodestra, la giovanile di Fratelli d’Italia, un candidato di Casapound inserito nelle liste del partito della Meloni e due noti attivisti di Progetto Nazionale (braccio politico del Veneto Fronte Skinheads), tra cui uno dei naziskin a processo.

Per questo siamo stati “minacciati” di querela e invitati a togliere la foto.
Cosa non va in una foto pubblicata su Facebook e stampata (tagliata, forse per imbarazzo per le presenze a lato) anche sui media locali il 18 settembre scorso?

Gli esponenti del partito di destra giurano che non vi è alcun legame tra loro e il movimento naziskin arrivando a sostenere di non (ri)conoscerne nemmeno gli esponenti presenti alle proprie iniziative ristrette.
Una strana affermazione visto che durante tutta la campagna elettorale Progetto Nazionale ha sostenuto pubblicamente un candidato nella lista di FDI, ha partecipato agli eventi facendosi fotografare persino con il senatore La Russa e, come se non bastasse, ha pubblicato sulla propria pagina facebook la stessa identica foto dell’evento ristretto – ora considerata “diffamatoria” – rivendicando il proprio sostegno al candidato sindaco delle destre.

E ancora: se sono degli sconosciuti, vuol dire che forse si sono già dimenticati della partecipazione di Progetto Nazionale/Veneto Fronte Skinhead alla campagna elettorale del centrodestra a Roncoferraro nel 2019 con tanto di candidatura della responsabile locale e foto alle cene di partito con il segretario provinciale?

Non è una novità il fatto che in tutta Italia la galassia dell’estrema destra neofascista stia cercando spazio politico dentro il nuovo centrodestra. Questo tentativo di zittirci probabilmente nasce dal timore che qualcuno possa iniziare a notare queste presenze. Oppure, può essere che vi sia chi si vergogna dei nuovi “camerati” di partito.

Qualsiasi sia la motivazione, il risultato non cambia: siamo quasi nel 2021 e una destra che si autodefinisce moderna forse potrebbe andare oltre le ambiguità con il neonazismo e le minacce di querela. Se speravano di mettere la cosa a tacere, hanno ottenuto esattamente il risultato opposto.”

Potere al popolo

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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