ITALIA
Se un personaggio come Mario Monti ha la spudoratezza di inveire contro i “ristori” per albergatori e baristi, asserendo che chi non è in grado di andare avanti è meglio che fallisca e sparisca dal mercato. Se Letizia Moratti ha la sfrontatezza di proporre che si faccia più in fretta con le vaccinazioni nelle regioni dove è più alto il PIL, ciò è dovuto all’assoluto dominio di classe che il padronato finanziario, sanitario, guerrafondaio ha ormai raggiunto pienamente in tutto l’Occidente, come aveva osservato, con la grande soddisfazione del trionfatore, il novantenne ultra-ricco Warren Buffet “C’è stata la lotta di classe e noi l’abbiamo vinta”. Alludendo ovviamente alla demolizione, almeno in Occidente, dei partiti comunisti e alla degenerazione dei sindacati confederali e quindi alla scomparsa di un’opposizione di classe di massa, alla fine della democrazia nelle grandi fabbriche e in tutti i luoghi di lavoro, alla rarefazione delle manifestazioni contro gli abusi del potere nel Paese e contro stati indipendenti e popolazioni che vengono vigliaccamente aggredite perché non all’ordine dell’Impero (Yugoslavia, Libia, Yemen, Palestina, Siria…)
Come è possibile che si sia instaurata una dittatura sanitaria con restrizioni che nulla hanno a che vedere sono con la sanità, come è possibile che vengano abbandonati alle loro gravi malattie i diabetici, i malati di epatite, i malati di cancro, i sofferenti psichici, i disabili in quanto gli ospedali sono troppo occupati e intasati dal pericolo “tremendo” del Covid 19 ?
La ragione è semplice. Non c’è opposizione perché gran parte dei possibili oppositori sono stati arruolati tra le file dei “responsabili”, accaniti sostenitori della dittatura sanitaria. E direi che non c’è opposizione perché il lavaggio del cervello è iniziato decenni prima con una politica intellettualmente fine del grande padronato internazionale. Almeno a partire dagli anni 80’, finite le turbolenze del 68’ e del 77’. Bisognava distruggere le strutture portanti dell’economia italiana che garantivano il rafforzamento dell’industria privata e la garanzia di spesa sociale dello stato: innanzitutto l’IRI che, nonostante i reiterati atti di corruzione e di clientelismo, costituiva il motore della crescita economica, in secondo luogo il distacco della Banca centrale dal Tesoro con conseguente perdita dell’indipendenza monetaria con l’euro, caldeggiato teoricamente e politicamente dai briganti che hanno fortemente voluto, con la demolizione della classe operaia e dei partiti che la rappresentavano, il declassamento dell’Italia (per i briganti vantaggioso) mediante l’assoggettamento ad un organismo globalizzante che dall’alto impartisse diktat perentori cui fosse doveroso obbedire per il Bene della nazione italica in modo che fosse soggetta, oltre che agli Stati Uniti anche all’asse Nordico-Germanico dell’Unione Europea.
Naturalmente ciò è stato possibile mediante un grande lavoro ideologico cui hanno concorso tanti “intellettuali” che tanto hanno favoleggiato sulla pigrizia degli italiani, sul loro essere spendaccioni (4.000 miliardi di risparmi nelle banche), sulla loro mancanza di professionalità, di serietà… e quindi sulla necessità di essere eterodiretti da Stati severi e incorrotti (tra le amenità diffuse in particolare da Olandesi e da Tedeschi, questa è una delle più amene)Perché tanto cianciare contro i sovranismi? Certo. Quando si vuole polemizzare con i sovranisti della Lega, ciò appare giustificato in quanto il loro sovranismo non è contro la gabbia europeista, bensì a favore di autonomie differenziate per spaccare la fragile unità italiana a favore di relazioni privilegiate delle loro filiere con il mercantilismo teutonico. Ma non è di questo che hanno paura i nostri europeisti ma dell’indipendenza politica che non può esistere senza una moneta propria e senza uno stato forte che difenda le prerogative sovrane della popolazione…e soprattutto della ripresa della lotta di classe che difficilmente può prendere fiato dentro le strutture autoritarie dell’Unione Europea, create appositamente.
Con una propria moneta, il problema del debito non esisterebbe in maniera gravosa e allo stesso modo non ci sarebbero ricatti e ammaestramenti ipocriti da parte dei nostri parenti continentali. Qualsiasi discorso sullo sviluppo (non solo crescita), sulla democrazia, sulla libertà, sui diritti civili e sociali all’interno del fortilizio conservatore, un carcere per il libero esprimersi della persona umana, risulta fallimentare.Soprattutto per l’iniziativa di classe che necessita di uno stato indipendente per potersi confrontare sulle scelte fondamentali di un Paese (pace e neutralità, istruzione, ricerca, sanità, diritti sociali…)
Tanto per ricordare frasi memorabili di grandi statisti europeisti, ad onore dei loro popoliMario Monti “E’ il Parlamento che inceppa la via delle riforme strutturali…bisognerebbe aggirarlo per evitare che frenino lo sviluppo…il problema dell’Italia è che si vota troppo spesso e sono ancora troppi ad andare a votare” come a dire inutilità del popolo. Ci pensa l’Unione europea.Angela Merkel “I cittadini non possono cambiare con il voto l’indirizzo politico dei loro governi” come a dire che la dittatura sanitaria è il prosieguo della già affermata dittatura con l’Unione.Angela Merkel “L’Italia ha avuto una grande opportunità ad entrare nell’euro ma essendo un popolo di pagliacci non ne ha saputo approfittare” come a dire voi rimanete nell’euro, di quale intelligenza siete dotati se continuate ad adorare l’euro, dopo tutti diktat che abbiamo fatto contro di voi ?

Di Antonello Boassa

Contro le guerre imperiali innanzitutto, contro le guerre valutarie e del debito, contro le politiche neoliberiste. Contro lo sfruttamento dei lavoratori e dei popoli, contro la devastazione del pianeta, in difesa dello stato sociale e della libertà e dell'uguaglianza sociale di tutte e di tutti, in difesa del mondo animale, Antonio scrive anche per L'Interferenza

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