Israele ha sempre negato, senza alcuna vergogna, salvo rare eccezioni, il possesso di un arsenale nucleare con almeno 90 testate nucleari.

Intanto, emerge che una “significativa nuova costruzione” è in corso presso il sito di Dimona in Israele, che è ufficialmente noto come il Negev Nuclear Research Center, ha riferito il Panel internazionale sul materiale fissile (IPFM), citando le immagini satellitari della struttura.

L’IPFM è un gruppo indipendente di esperti in materia di controllo e non proliferazione degli armamenti provenienti da Stati dotati di armi nucleari e non

Secondo il gruppo, le immagini pubblicate ieri dall’IPFM mostrano la costruzione intorno a un’enorme area di scavo che misura circa 140 metri per 50 metri. IPFM ha inoltre affermato che il cantiere si trova “nelle immediate vicinanze degli edifici che ospitano il reattore nucleare e l’impianto di ritrattamento”.

Lo scopo della costruzione rimane poco chiaro e il governo israeliano non ha ancora commentato la questione. Pavel Podvig, un ricercatore del programma sulla scienza e la sicurezza globale presso la Princeton University nel New Jersey, ha dichiarato al Guardian che la costruzione sarebbe stata avviata un paio di anni fa. “Sembra che la costruzione sia iniziata abbastanza presto nel 2019, o alla fine del 2018, quindi è in corso da circa due anni, ma questo è tutto ciò che possiamo dire a questo punto”, ha precisato lo scienziato.

Alla fine degli anni 2000, Israele avrebbe utilizzato il sito di Dimona per creare repliche delle centrifughe iraniane per l’arricchimento dell’uranio per testare il cosiddetto malware Stuxnet nel tentativo di sabotare il lavoro relativo all’arricchimento dell’uranio presso l’impianto nucleare di Natanz della Repubblica islamica. Israele ha ripetutamente criticato l’Iran per aver sviluppato il suo programma nucleare. Teheran respinge le accuse , insistendo sul fatto che il programma è puramente pacifico. Israele non ha mai negato o confermato le voci diffuse secondo cui lo Stato ebraico possiede un arsenale nucleare.

Il Premio Nobel per la Pace, l’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, eroe della lotta contro l’apartheid, all’inizio di quest’anno invitò la comunità internazionale a non essere ambigua sulle armi nucleari di Israele.  

Lo scorso 15 maggio, un nuovo rapporto della Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (ICAN) ricordava che Israele risulta aver speso 1 miliardo di dollari in armi nucleari anche se, spudoratamente, non dichiara di possederle. All’interno di questo rapporto si legge che Israele possiede almeno 90 testate nucleari. Gli ispettori ONU dell’AIEA non hanno mai avuto accesso dalle autorità israeliane per una verifica in merito al possesso di questi armamenti.

Di Red

„Per ottenere un cambiamento radicale bisogna avere il coraggio d'inventare l'avvenire. Noi dobbiamo osare inventare l'avvenire.“ — Thomas Sankara

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