Sono dell’avviso che sarebbe cosa buona se le tante pubblicità sugli aiuti ai bambini in disgrazia nei Paesi poveri del pianeta: fame, denutrizione, cecità, poliomielite… oltre a chiedere un obolo per sostenere le organizzazioni umanitarie perché possano fare fronte alle pestilenze (vere e non fittizie) che gravano come un mantello mortifero sui piccoli “dannati della terra”, dessero qualche informazioni sulle ragioni della povertà che non si fossilizzassero sulla incapacità congenita degli adulti del terzo mondo o sul riscaldamento terrestre o sull’assenza di piogge…

Sarebbe cosa buona se informassero che le falde freatiche, soprattutto in Africa, sono state, in gran parte, inquinate dagli scavi minerari, che i terreni sono stati spremuti per decenni e decenni da monoculture delle multinazionali che li hanno resi sterili, che gli OGM accanto a terre coltivate umanamente hanno colonizzato quelle terre e che senza l’acquisto oneroso di OGM diventa necessario andar via dai luoghi nativi.

Sarebbe cosa buona se informassero che i Potenti del digitale stanno acquistando terre, espellendo i contadini, per far fronte alle prossime emergenze pandemiche e che i governi locali non possono

aiutare chi lavora nell’agricoltura e nell’allevamento perché oberati dal debito usuraio delle banche israeloeuropoide (con particolare sventura per i Paesi sotto la dittatura francese, grande organizzatrice di colpi di stato e di addestramento di bande criminali e terroriste).

Sarebbe cosa buona che l’immigrazione, disastro spaventoso per i Paesi di origine che perdono teste e braccia per far rinascere i loro Paesi e che invece sono costrette a “integrarsi” in aree a loro estranee, a perdere la loro identità culturale e ad essere umiliati con lavori sottopagati, potesse rallentare vistosamente con una crescita economica possibile a patto che gli europei, i militari e le loro basi, i benefattori, i banchieri sparissero dal Continente, innanzitutto, come aveva proposto Thomas Sankara, con l’azzeramento del debito usuraio, illegale mediante il quale l’Europa guerrafondaia ha strozzato economia e popolazione…

E infine, perché non ricordare la distruzione della Libia che con le sue tre grandi banche, con i suoi ingenti fondi che sarebbero stati amministrati in varie aree del Continente e che invece sono stati confiscati (ma sarebbe meglio dire derubati) dall’Occidente dei Diritti Umani, avrebbero creato le condizioni della rinascita. Dove sono finiti i due milioni di lavoratori che operavano in Libia?

Distruzione funzionale soprattutto alla Francia che, con la moneta di nuovo conio libico avrebbe visto spazzare il franco afro-francese e…naturalmente spazi minori per i suoi alleati di saccheggio (Usa, UE, Israele).

Distruzione voluta anche dai pacifisti con l’elmetto, schierati, ora, giustamente, con Draghi, svenditore del Paese, allora con Napolitano che, sei mesi dopo un accordo che sembrava di pace con Gheddafi, si allea alla Nato che non poteva sopportare che vi fosse un forte protagonista nel Mediterraneo, partecipando con estrema determinazione ad una guerra feroce che rivela non solo la subordinazione dei nostri governi ma anche un atto di tradimento nei confronti dello stesso popolo italiano che avrebbe trovato enormi vantaggi in relazioni pacifiche con lo stato libico, un enorme spazio nel Mediterraneo, ora del tutto compromesso, soprattutto se si continua a subire i diktat della Ue e della Nato

Dove stavano i diecimila morti denunciati da “Save the Children”? che avevano emozionato quella flaccida e ipocrita “sinistra”? Toccherà alla CIA smentire la bufala criminale…

Naturalmente l’elenco delle ignominie sarebbe molto più lungo…basti pensare all’eccidio senza fine nella repubblica del Congo…ma del resto quella parata di buoni sentimenti che oscura terrificanti azioni militari, commerciali e finanziarie mi pare che risulti in piena armonia con l’esaltazione per un banchiere amministrato dal Gotha finanziario annesso alla Nato, recitata con cattivo gusto dai politici e dagli intellettuali nostrani, nonché da sindacalisti privi di dignità, oltre che da patetici “sinistri” e da untuose sardine…

Di Antonello Boassa

Contro le guerre imperiali innanzitutto, contro le guerre valutarie e del debito, contro le politiche neoliberiste. Contro lo sfruttamento dei lavoratori e dei popoli, contro la devastazione del pianeta, in difesa dello stato sociale e della libertà e dell'uguaglianza sociale di tutte e di tutti, in difesa del mondo animale, Antonio scrive anche per L'Interferenza

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