Nel Belpaese alcune cose esistono, perdurano, si manifestano pervicacemente quali ad esempio l’arroganza del Potere, la collusione tra la politica perbenista e le mafie, la credulità popolare, il servilismo dei potenti e degli impotenti, il falso antirazzismo di facciata, il femminismo beato d’elite a fronte della dura condizione di vita e di lavoro delle donne (lavoratrici o casalinghe che siano), la repressione poliziesca, in particolare quando in lotta sono gli operai, la disinvoltura squadrista che agisce indisturbata sotto l’occhio vigile della polizia, l’indifferenza popolare per le missioni militari criminali in aree del pianeta dove sia possibile il saccheggio delle risorse, naturalmente dietro concessione Nato…e così via…altre cose leggere ed amene…

In questi ultimi anni il peggio che si era maturato con il colpo di stato di Napolitano nel 2011 e con l’assunzione al premierato del tristo Monti che avrebbero richiesto in un Paese maturo uno sciopero generale ( qualora partiti di sinistra e sindacati confederali non fossero stati moribondi o per dir meglio già trapassati), ebbene quel peggio con l’austerity e relativo massacro sociale è stato prolungato e addirittura travalicato dal peggio del peggio, dalla perdita totale della sovranità nazionale e dalla annessione incondizionata alla Nato nonché dalla illegale “emergenza” (di cui anche gli antagonisti non ne hanno compreso il ruolo strategico per il Capitale) che ha creato i “sudditi sanitari”, che devono essere “sani”, non per diritto ma per dovere, cioè non realmente sani bensì “malati” da accudire costantemente con punture istituzionali lungo sequenze temporali scandite dalle varianti, secondo i criteri decisi dalla politica, politica si fa per dire, e cioè dai magnati della finanza, dal Big tech e dal Big Pharma, padroni incontrastati dell’informazione e della cultura di regime, oltre che, ovviamente, della strategia sanitaria autoritaria, senza reale dibattito scientifico, in spregio dei caposaldi della ricerca teorico-pratica delle scienze.

Ora, tale “emergenza” sarebbe giustificata se ci trovassimo davanti ad un virus di estrema pericolosità (un decesso ogni 3000 persone nel mondo per anno, ogni 1.000 in Occidente), se non ci fossero farmaci adeguati all’occorrenza e che invece ci sono, testati e a disposizione, se non ci fossero medici di base che praticassero terapie precoci con successo, se non ci fossero state ricerche scientifiche che ne hanno evidenziato le pericolosità e allo stesso tempo la curabilità con terapie domiciliari, se affrontate con interventi tempestivi. Elementi non presi in considerazione perché si doveva creare l’idea di un male inevitabile che poteva essere risolto(!?) con i vaccini non vaccini di quelle aziende farmaceutiche, protagoniste della ricerca e delle carriere mediche, ovviamente, secondo le finalità del profitto e del dominio.
In un tale contesto perseverare con i vaccini inutili e dannosi che hanno determinato un numero elevato di decessi a migliaia, reazioni avverse (si stima segnalato solo l’1%) e possibili danni al sistema immunitario tanto che si possono temere esiti gravi e molto gravi a breve come a lungo termine, non può che essere giudicato irresponsabile e passibile di azione penale, tanto più che dal mondo scientifico non a busta paga delle aziende farmaceutiche si sono levate denunce e richiami sulla pericolosità di un vaccino non vaccino non testato adeguatamente, nonché richieste di sospensione dei programmi di vaccinazione perché le cavie non fossero i pazienti che si sottopongono ad una pratica di fatto ricattatoria.
L’opposizione(!?) di sinistra e antagonista, tranne rari casi presenti anche nei social, poco ha compreso, come ho già accennato, dell’asse strategico che ricopre il terrore pandemico con finalità vaccinista nel Grande reset per la creazione di un biopotere che favorirebbe un controllo totalitario della popolazione, ben oltre le fosche previsioni di Huxley e di Orwell..
Ma se l’opposizione risulta sostanzialmente silente, non lo è la Magistratura che più volte è intervenuta sulle illegalità, sugli strappi alla Costituzione effettuati prima da Conte e poi da Draghi.Ora una nuova sentenza, questa volta del Tribunale di Pisa che delegittima i DPCM emanati per far fronte alla “pandemia”, evidenziadone il contrasto con gli articoli 13,16,17, 18, 19 della Costituzione, in coerenza con le sentenze precedenti di altre Magistrature. Non solo. Il Tribunale di Pisa ha giudicato illegittimo lo “stato di emergenza sanitario” deliberato il 31 gennaio 2020. ravvisando l’assenza di presupposti come indicati dal Codice di Protezione civile, nonché la violazione dell’articolo 78 della Costituzione che prevede il ruolo delle camere perché vengano assegnati al governo i poteri necessari in una situazione di estrema urgenza, come in caso di guerra.
C’è da dire, come è consuetudine in un Paese che disdegna la democrazia, che tale articolo viene continuamente violato. Innanzitutto la guerra contro la Jugoslavia. Le camere sono state informate a operazioni belliche già avviate. In secondo luogo tale prassi anticostituzionale si realizza ogni volta che si compiono le missioni di “polizia internazionale” e di “esportazione della democrazia”Non c’è quindi da stupirsi che il duo Conte/Draghi se ne sia altamente infischiato della Costituzione scritta in osservanza alla costituzione di fatto deliberata da Nato/UE.Ricordo infine, anche se ciò risulta irrilevante per il governo e per il Parlamento, per gli intellettuali di regime, che tale sentenza determina l’illegittimità dei provvedimenti adottati successivamente per far fronte alla “pandemia” da Covid.
Cosa farà il governo, in seguito ad una sentenza di un Tribunale? Rispetterà la divisione dei poteri di uno stato, sanciti secoli or sono? Non ho bisogno della sfera di cristallo per immaginare un volgare beato ridacchiare sulla Costituzione italiana da parte della squadra di governo. Debbo dire che non mi aspetto molto dalle opposizioni di sinistra e dalle opposizioni antagoniste…non mi aspetto né sit-in né cortei, non mi aspetto nulla…mi auguro almeno qualche buon articolo, qualche buon intervento a braccio in una piazza, in una sede culturale o politica, in una festa popolare, in un bar, in uno scantinato…

Di Antonello Boassa

Contro le guerre imperiali innanzitutto, contro le guerre valutarie e del debito, contro le politiche neoliberiste. Contro lo sfruttamento dei lavoratori e dei popoli, contro la devastazione del pianeta, in difesa dello stato sociale e della libertà e dell'uguaglianza sociale di tutte e di tutti, in difesa del mondo animale, Antonio scrive anche per L'Interferenza

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