L’ incendio del grattacielo di Milano poteva produrre una strage come a Londra. Questo perché i costruttori non rispettano gli avvisi e le disposizioni dei vigili del fuoco e riempiono gli edifici di plastica e materiale non ignifugo. Così si fanno edifici altissimi, sfolgoranti di luminosità, ad un prezzo più basso. Con il rischio di pagare prezzi altissimi in vite umane. Per fortuna a Milano non è morto nessuno, ma ora bisogna dire la verità: tutti i grattacieli vanto della città, che ne rappresentano la ricchezza ed il potere, molto probabilmente sono a rischio.
Bisogna accertare le responsabilità e metter in sicurezza tutti gli edifici simbolo del lusso e dei soldi .E magari anche quelli delle periferie che saltano in aria per una fuga di gas. O le scuole che rischiano di crollare.
Non è fatalità, ma il profitto contro la salute e la vita.

Giorgio Cremaschi PaP

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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