Il 24 ottobre, i cittadini dell’Uzbekistan sono stati chiamati alle urne per le elezioni presidenziali, che vedevano come grande favorito il capo di Stato in carica Shavkat Mirziyoyev, eletto per la prima volta nel 2016 dopo aver passato tredici anni nel ruolo di primo ministro. Mirziyoyev ha infatti raccolto l’eredità politica di Islom Karimov, che ha occupato la presidenza dall’indipendenza del 1991 fino alla propria morte, sopraggiunta il 2 settembre 2016.

Leader del Partito Liberale Democratico dell’Uzbekistan (Oʻzbekiston Liberal Demokratik Partiyasi – Oʻzlidepì), fondato nel 2003 da Karimov, Mirziyoyev ha ottenuto l’80,1% delle preferenze, battendo nettamente i quattro rivali. Al secondo posto troviamo infatti l’ex senatrice Maqsuda Vorisova, unica donna candidata, che ha ottenuto il 6,6% per il Partito Democratico Popolare dell’Uzbekistan (O’zbekistan Xalq Demokratik Partiyasi – O’zXDP), considerato come l’erede del Partito Comunista dei tempi dell’URSS. Seguono Alisher Qodirov del Partito Democratico della Rinascita Nazionale (Oʻzbekiston “Milliy Tiklanish” Demokratik Partiyasi), con il 5,5%, Narzullo Oblomurodov, del Movimento Ecologista dell’Uzbekistan (O`zbekiston ekologik hаrаkаti), con il 4,1%, e Bahrom Abduhalimov del Partito Socialdemocratico della Giustizia (O`zbekiston ekologik hаrаkаti), con il 3,4%. 

Secondo quanto dichiarato da Zainiddin Nizamkhodzhayev, presidente della Commissione elettorale centrale della Repubblica, l’affluenza alle urne alle elezioni ha raggiunto l’80,8%.

Le elezioni sono state monitorate da oltre 1.000 osservatori internazionali. Secondo il capo del gruppo di osservatori della CSI (Comunità degli Stati indipendenti), il presidente del comitato esecutivo Sergej Lebedev, le elezioni sono state libere e democratiche, mentre ai candidati sono state offerte buone opportunità per svolgere le proprie campagne. 

Il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, è stato tra i primi a congratularsi con Mirziyoyev per la vittoria ottenuta: “Durante la conversazione telefonica, Putin si è calorosamente congratulato con il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev per la sua convincente vittoria alle elezioni presidenziali“, si legge nella nota ufficiale rilasciata dal Cremlino. “[Le parti] hanno confermato il loro impegno reciproco per l’ulteriore sviluppo dell’intera gamma del partenariato strategico russo-uzbeko“, si legge nella dichiarazione.

Putin, inoltre, ha inviato un telegramma al suo omologo uzbeko, augurandogli successo, salute e prosperità. “I risultati delle votazioni hanno confermato pienamente la sua alta autorità politica e il sostegno al suo corso volto allo sviluppo socio-economico dell’Uzbekistan e alla tutela dei suoi interessi sulla scena mondiale“, vi si legge. “Lei sta dando un grande contributo personale per facilitare il partenariato strategico e l’alleanza tra i nostri Paesi. Sono convinto che, con sforzi congiunti, continueremo a costruire una cooperazione pratica in vari campi e ad affrontare questioni rilevanti nell’agenda regionale e globale. Questo certamente soddisfa gli interessi dei popoli amichevoli di Russia e Uzbekistan e va in linea con la garanzia di pace, stabilità e sicurezza in Asia centrale”, ha sottolineato il presidente russo.

Il rafforzamento dell’asse tra Mosca e Taškent è considerato strategico soprattutto nel momento di grande incertezza causato dalla crisi in Afghanistan. Nei prossimi giorni è infatti in programma una riunione della commissione intergovernativa economica russo-uzbeka, come annunciato dal vice primo ministro uzbeko Sardor Umurzakov, che è anche ministro degli Investimenti e del Commercio Estero. “Abbiamo in programma di tenere un’altra riunione della commissione intergovernativa per la cooperazione economica, scientifica e tecnica, culturale e umanitaria tra la Federazione Russa e la Repubblica dell’Uzbekistan”, ha dichiarato ai media. Il vertice avrà luogo a Mosca.

Secondo Vladimir Žarichin, vicedirettore dell’Istituto dei Paesi della CSI, Mirziyoyev continuerà a perseguire una politica di avvicinamento alla Russia: “L’Uzbekistan beneficia della cooperazione con la Russia e molto è stato fatto in questo senso negli ultimi anni. In particolare, [l’Uzbekistan] ha diversificato la propria agricoltura, abbandonando la coltivazione del solo cotone e trasformandosi in un forte produttore di frutta e verdura, che è ciò di cui la Russia ha bisogno“, ha spiegato l’esperto all’agenzia stampa TASS. Ha aggiunto che anche la cooperazione nella risoluzione delle questioni di sicurezza è importante, soprattutto alla luce del ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan.

Le relazioni russo-uzbeke stanno progredendo rapidamente, l’Uzbekistan sta valutando l’adesione all’Unione Economia Euroasiatica“, ha ribadito Stanislav Pritčin, ricercatore senior del Centro per gli studi post-sovietici presso l’Istituto per l’economia mondiale e le relazioni internazionali dell’Accademia delle scienze russa, intervistato dal quotidiano Nezavisimaja Gazeta. “C’è bisogno di costruire legami più stretti all’interno dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva. La partecipazione dell’Uzbekistan alle attività dell’organizzazione è decisamente importante“, ha osservato invece il parlamentare russo Vadim Dengin.

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Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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