I codici identificativi per le forze dell’ordine rappresentano la maturità e il progresso di un Paese democratico.

Una norma fondamentale per lo Stato di diritto, che non può tollerare alcuna forma di violazione dei diritti o sopraffazione nell’esercizio della forza pubblica.

Una norma che tutela cittadini e lavoratori delle forze dell’ordine, intervenendo preventivamente e permettendo di attribuire le dovute responsabilità a chi infanga e abusa dei poteri di cui è investito.

Per questo non mi sorprende che oltre 150mila persone abbiano aderito alla campagna di Amnesty International – Italia per chiederne l’introduzione.

Credo sia inutile nascondersi di fronte alla realtà. Il Paese è pronto e chiede di essere ascoltato.

Negli anni abbiamo più volte presentato una proposta di legge per introdurre i codici identificativi per le forze dell’ordine. Con Luigi Manconi abbiamo cercato in tutti i modi di farla calendarizzare nel dibattito parlamentare.
Ma la proposta è ancora lì, depositata e in attesa di essere discussa.

La politica si dimostri all’altezza e faccia la cosa giusta. Discutiamo e approviamo questa norma di civiltà.

Nicola Fratoianni SI

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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