Gerardo Femina

E’ urgente fermare la guerra e porre fine al dolore del popolo ucraino. La Russia deve ritirare immediatamente le sue truppe e fermare l’aggressione all’Ucraina.

Ma quante vite umane è disposta ancora a sacrificare l’Europa per allargare i confini della Nato? Si potrebbe fermare immediatamente il conflitto armato e porre fine a enormi sofferenze considerando seriamente le richieste della Russia: un’Ucraina militarmente neutrale come l’Austria e la Finlandia.

Una proposta ragionevole, una politica degli Stati cuscinetto che è stata già adottata in passato. L’Europa invece sta scegliendo la strada delle armi e della violenza. Inviare armi in Ucraina significa perseguire uno scopo che è l’opposto della pace. E’ mettere al di sopra della vita umana obbiettivi geopolitici e rischiare di trascinarci tutti in un incubo senza uscita.

Inviare armi non è la strada per fermare la guerra. Al contrario tutti gli sforzi devono andare verso il dialogo.

Europa per la pace

Leggi la dichiarazione

https://www.pressenza.com/it/2022/03/quante-vite-umane-vuole-sacrificare-leuropa-per-allargare-i-confini-della-nato/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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