Alla Regione Lazio il PD ha deciso di candidare l’assessore alla sanità Alessio D’Amato.
Ci sarebbe molto da discutere visto lo stati della sanità pubblica in Lazio e lo strapotere di quella privata. Ma appare incredibile che il Pd non tenga minimamente in considerazione quella che Berlinguer chiamava questione morale.
D’Amato in sede penale si è rifugiato nella prescrizione in un processo per truffa ma è stato condannato dalla Corte dei Conti a risarcire 275.000 euro per fondi regionali assegnati alla fondazione Italia-Amazzonia – secondo quanto appreso dalla stampa – utilizzati dall’esponente per fare attività politica.
Uno nella sua situazione nel nostro partito sarebbe stato sospeso e certo non candidato.
Forse invece per questo è apprezzato da Calenda.
Nel Lazio ci vorrebbe una coalizione di alternativa alla destra e al Pd che metta al centro non solo l’opposizione all’inceneritore ma anche la questione morale che è, tra l’altro, strettamente intrecciata a temi come sanità, esternalizzazioni, urbanistica.
Auspico che Conte e il M5S abbiano l’umiltà di confrontarsi con le formazioni come Rifondazione Comunista che con Luigi de Magistris hanno promosso Unione Popolare per costruire un’alternativa al sistema.
Per informazioni sul caso: https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/09/02/news/corte_conti_condanna_damato_fondi_regionali-363883165/
Maurizio Acerbo PRC UP