Il 16 dicembre scorso, il professor Vladimir Goldstein, direttore del Dipartimento di Studi slavi alla Brown University (Providence, Usa),ha pubblicato sul suo profilo FB un post con questo titolo: “Where is the logic here?” nel quale si interroga e ci interroga su un’assurdità logica molto in voga in questa fase storica dominata dalla guerra in Ucraina.

In Occidente esiste una narrazione ufficiale corrente che distribuisce torti e ragioni in modo molto netto: i torti tutti della Federazione Russa; le ragioni tutte dell’Ucraina e dell’alleanza atlantica.

Eppure soprattutto da alcune settimane, noti media mainstream hanno ospitato interventi di personalità politiche e militari di rilievo, e tutte occidentali, che raccontano fatti diversi, tali da modificare sensibilmente quella narrazione ufficiale.

Goldstein nel suo post cita alcuni di questi personaggi, i fatti che raccontano e questo strano caso logico che si determina: quando Angela MerkelLloyd Austin o Robert Magowan dicono quello che dicono, va bene. Ripetere dopo di loro “è disinformazione russa”.

Dov’è la logica? – Where is The Logic Here?

Di Vladimir Goldstein*

L’ex cancelliera tedesca 𝗔𝗻𝗴𝗲𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗿𝗸𝗲𝗹 ammette che l’UE e la Germania stavano armando l’Ucraina per prepararla a ignorare gli accordi di Minsk.

Il 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗼𝘆𝗮𝗹 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗻𝗲 𝗯𝗿𝗶𝘁𝗮𝗻𝗻𝗶𝗰𝗮 ammette che ci sono molti suoi soldati che fanno affari sporchi in Ucraina, impegnati in operazioni troppo delicate per essere menzionate.

La 𝘀𝘁𝗮𝗺𝗽𝗮 𝗶𝘀𝗿𝗮𝗲𝗹𝗶𝗮𝗻𝗮 scrive di soldati ucraini che passano per Kherson e molestano gli ebrei perché “𝘤𝘰𝘭𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘪 𝘯𝘦𝘮𝘪𝘤𝘪”. Questa accusa è stata ripetuta da tutti i regimi antisemiti che hanno controllato le terre ucraine.

I 𝘃𝗲𝗿𝘁𝗶𝗰𝗶 𝗮𝗺𝗲𝗿𝗶𝗰𝗮𝗻𝗶 continuano a ripetere che lo scopo della guerra in Ucraina è quello di indebolire, se non di mettere fuori gioco, la Russia.

Non si tratta di dicerie. 𝗦𝗼𝗻𝗼 𝗱𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶 𝗿𝗶𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗮𝗺𝗽𝗮 𝗼𝗰𝗰𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲.
Eppure, contemporaneamente, tutti noi dovremmo condannare e recitare lo slogan dell’”𝘪𝘯𝘷𝘢𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘳𝘶𝘴𝘴𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘰𝘤𝘢𝘵𝘢”.

Inoltre, se qualcuno mette in dubbio questa affermazione, sottolinea la quantità infinita di provocazioni e di rifiuti di compromessi, e fa riferimento alle parole reali del generale dei Royal Marine, o del segretario alla Difesa americano, o dell’ex cancelliera tedesca, suggerendo, educatamente, che forse è stata provocata, che forse in Ucraina ci sono xenofobi e teppisti violenti che intimidiscono tutti, questa persona viene immediatamente liquidata come divulgatrice della 𝗱𝗶𝘀𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗿𝘂𝘀𝘀𝗮.

Quando Angela Merkel, Lloyd Austin o Robert Magowan dicono quello che dicono, va bene. 𝗥𝗶𝗽𝗲𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗲̀ 𝗱𝗶𝘀𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗿𝘂𝘀𝘀𝗮.

* Ripreso da Giancarlo Vitali Ambrogio

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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