Redazione di Pisa

La Ger­ma­nia si ri­ti­ra dal nu­clea­re. In Ita­lia molti pen­sa­no sia la so­lu­zio­ne mi­glio­re.

Paesi un tempo nu­clea­ri­sti hanno cam­bia­to idea e altre na­zio­ni, nelle quali la stra­gran­de mag­gio­ran­za della po­po­la­zio­ne era con­tra­ria, stan­no in­di­riz­zan­do­si verso que­sta ener­gia.

In Ita­lia il nu­clea­re non è mai ar­ri­va­to nel senso che la cit­ta­di­nan­za, spe­cie dopo il di­sa­stro di Cher­no­byl nel 1987, si è sem­pre di­chia­ra­ta con­tra­ria e per non con­tra­ria­re l’o­pi­nio­ne pub­bli­ca i vari go­ver­ni hanno de­ci­so di so­pras­se­de­re.

Anche a si­ni­stra esi­ste­va una sorta di lobby nu­clea­re che oggi ri­pren­de corpo nel nome del nu­clea­re pu­li­to e di ul­ti­ma ge­ne­ra­zio­ne. Non man­ca­no am­bien­ta­li­sti fa­vo­re­vo­li al nu­clea­re giu­di­ca­to meno dan­no­so per l’am­bien­te delle ener­gie non rin­no­va­bi­li il che do­vreb­be in­dur­re anche a ri­ve­de­re al­cu­ni pa­ra­dig­mi del re­cen­te pas­sa­to.

Non è solo una que­stio­ne di prin­ci­pio per­ché ogni paese deve fare i conti con l’ap­prov­vi­gio­na­men­to ener­ge­ti­co e la Ue ha un peso ri­le­van­te nelle fu­tu­re scel­te dei paesi ade­ren­ti.

In Ita­lia ci sono in­nu­me­re­vo­li op­por­tu­ni­tà per ri­cor­re­re al­l’e­ner­gia pu­li­ta in al­ter­na­ti­va ai fos­si­li, siamo un paese nel quale esi­ste­va­no pro­get­ti le­ga­ti al­l’e­ner­gia eo­li­ca che poi sono stati espor­ta­ti in altre na­zio­ni.

Anche l’e­ner­gia eo­li­ca ha su­sci­ta­to po­le­mi­che de­ri­van­ti dalla in­stal­la­zio­ne di pale in al­cu­ne aree pae­sag­gi­sti­che, certo che la guer­ra e l’em­bar­go alla Rus­sia sta por­tan­do tante na­zio­ni a ri­ve­de­re i loro piani ener­ge­ti­ci.

La chiu­su­ra delle ul­ti­me 3 cen­tra­li nu­clea­ri te­de­sche non co­sti­tui­rà un pro­ble­ma visto che pro­du­ce­va­no meno del 6% del fab­bi­so­gno ener­ge­ti­co, ep­pu­re anche nel go­ver­no di de­stra ita­lia­no la spin­ta al nu­clea­re è sem­pre più forte.

 Le rin­no­va­bi­li in Ger­ma­nia nel­l’ar­co di un de­cen­nio sono pas­sa­te dal 25% del fab­bi­so­gno al 46% con in­ve­sti­men­ti pub­bli­ci e pri­va­ti che in­ve­ce man­ca­no in Ita­lia dove le lobby pe­tro­li­fe­re e delle non rin­no­va­bi­li gio­ca­no ruoli im­por­tan­ti nello scac­chie­re eco­no­mi­co e po­li­ti­co.

E a prova di quan­to scri­via­mo si ri­por­ta un ar­ti­co­lo di un quo­ti­dia­no na­zio­na­le

Nu­clea­re in Ita­lia: la mappa se­gre­ta dei luo­ghi in cui il cen­tro­de­stra vor­reb­be le cen­tra­li – La Stam­pa

A cura della re­da­zio­ne pi­sa­na di Lotta Con­ti­nua

https://www.lotta-continua.it/index.php?option=com_easyblog&view=entry&id=963&Itemid=311

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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