Il presidente siriano Bashar al-Assad al vertice dei leader arabi e musulmani: “La domanda più importante è: di cosa hanno bisogno i palestinesi da noi? Hanno bisogno soprattutto di aiuti umanitari o di protezione da un genocidio imminente? Qui sta il nostro ruolo e questo è il nostro compito politico ma se non abbiamo veri strumenti di pressione, ogni nostra mossa o discorso non ha senso. Per quanto riguarda i due Stati e l’avvio del processo di pace e altre questioni, pur essendo importanti, non sono una priorità in questo momento straordinario, parlarne non porterà frutti. Perché non c’è nessun partner, nessuno sponsor, nessun riferimento e nessuna legge. Perché il diritto non può essere ripristinato quando il criminale è diventato il giudice e il ladro l’arbitro, che è lo stato in cui si trova oggi l’Occidente. È solo grazie alla nostra volontà, grazie alla stragrande maggioranza dell’opinione pubblica dei nostri Paesi e alla nuova realtà imposta dall’eroica resistenza palestinese nella nostra regione, che abbiamo questi strumenti. Usiamoli, approfittiamo della trasformazione globale che ci ha aperto porte politiche rimaste chiuse per decenni, in modo da poter cambiare le equazioni. Che le preziose anime che si sono sollevate in Palestina siano un degno prezzo per ciò che non siamo riusciti a fare in passato e per ciò che dobbiamo fare nel presente e nel futuro“.

(Dimitry Smirnov)

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