Alessandro Orsini: “Si è diffuso in Italia un nuovo stile di scrittura, l’itadiota. Siccome l’Ucraina non vince mezza battaglia manco per sbaglio e non conquista nemmeno un giardinetto pubblico nonostante le armi della Nato, questi commentatori hanno il problema di riempire i loro articoli.”

Orsini e l’Itadiota

Alessandro Orsini torna ad attaccare i media italiani in merito al conflitto ucraino. Scrive il professore dalle sue pagine social:

“Certi giornalisti italiani che scrivono della guerra in Ucraina mi fanno ridere moltissimo ed io li adoro e li ringrazio. Siccome l’Ucraina non vince mezza battaglia manco per sbaglio e non conquista nemmeno un giardinetto pubblico nonostante le armi della Nato, questi commentatori hanno il problema di riempire i loro articoli. Si svegliano la mattina, controllano le fonti e dicono: -Corbezzoli, anche questa mattina viene fuori che il professor Orsini aveva visto giusto. Gli ucraini non hanno conquistato manco un marciapiede con panchina. E mo’ che cosa scrivo? Mica posso dire che le politiche del blocco occidentale sono politiche criminali perché hanno mandato un popolo al massacro?-“

Orsini lancia il suo neologismo: “Per questa via si è diffuso in Italia un nuovo stile di scrittura, l’itadiota, caratterizzato da un profluvio di: “Se l’Ucraina riuscisse a trasferire una forza d’attacco corazzata sul fronte orientale di Kherson, la Russia sarebbe spacciata”; “se l’Ucraina riuscisse a bombardare le postazioni nemiche con gli aerei, i russi cadrebbero a decine”; “se l’Ucraina avesse più soldati, riprenderebbe Bakhmut“. Interi articoli così.”

E ancora: “Il problema è che la Russia ha tutto quello che l’Ucraina possiede moltiplicato mille. Però la Danimarca darà diciannove F-16 a Zelensky suddivisi in tre invii nell’arco di ventitre millenni e mezzo. I primi sei F-16 – così ha assicurato la premier danese Mette Frederiksen – arriveranno verso la fine del 2023.

Ovviamente l’itadiota – che è un tipo antropologico oltre che uno stile di scrittura – mica si pone il problema che la Russia ha 1000 caccia di quarta generazione. Noooo, figuriamoci.”

Orsini continua: “La Danimarca darà questa “poracciata” dei diciannove F-16 a Zelensky entro il Novecentosettantaquattromila-cinquecentosettantadue dopo Cristo e i russi diranno: “Che paura! Noi abbiamo 1000 caccia della stessa generazione degli F-16 di cui non paghiamo il carburante perché in Russia abbiamo più benzina che Oceani però gli F-16 della Danimarca sono magici quindi noi tanta paura e poi scappiamo”. In tal modo l’Itadiota giunge all’ultimo stadio del delirio. E con lo sguardo vuoto davanti a un caffè assai gramo – chissà di chi – immagina questi diciannove F-16 che nel Novecentosettantaquattromila-cinquecentosettantadue dopo Cristo atterrano su Mosca mentre uno Zelensky un po’ attempato dice: -Grazie Italia, terra d’Itadioti.-“

E conclude: “Quindi la regolarità empirica che avevo enunciato all’inizio della guerra era corretta: “Per ogni proiettile della Nato che l’Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l’Ucraina”. Bravo, itadiota, voglio confortarti. Questa sera vai a dormire immaginando che l’Ucraina abbia le testate nucleari. La Russia ne ha 6000 però puoi sempre scrivere un articolo su quello che Putin farebbe se Zelensky avesse un arsenale nucleare.”

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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