(Foto di Flickr)

 – Riccardo Noury

In Nepal c’è stata una sentenza storica contro la discriminazione per motivi di casta: il 5 dicembre il tribunale del distretto di Rikum ovest ha condannato 26 imputati, 24 dei quali all’ergastolo, per l’omicidio di sei giovani appartenenti alla casta oppressa dei dalit.

Il grave fatto di sangue era avvenuto nel maggio 2020: una folla di facinorosi appartenenti a una casta dominante aveva accusato un dalit, Narabaj BK, di avere una relazione con una ragazza del loro gruppo. Si erano vendicati uccidendo brutalmente lo stesso Narabai BK e altri cinque dalit e ferendone gravemente ulteriori 13.

Nonostante la discriminazione per motivi di casta sia vietata dalla Costituzione e da una legge specifica del 2011, i dalit continuano a subire discriminazioni. A volte le loro denunce non vengono neanche registrate. La sentenza del 5 dicembre potrà finalmente segnare un precedente per cambiare le cose.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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