Nahui Olin, María del Carmen Mondragón Valseca

Ho un corpo così bello che non potrei mai negare all’umanità il diritto di contemplare quest’opera            

Nahui Olin

Il nome Nahui Olin a Carmen Mondragón fu dato dal pittore Gerardo Murillo, “Dr. Atl”, suo amante. In nahuatl significa “movimento perpetuo”. Il nahuati è un’ antica lingua della civiltà azteca, documentata da numerose iscrizioni ideografiche o geroglifiche, parlata tuttora in alcune zone del Messico e dell’America centrale.
Oltre ad essere una poetessa, Nahui fu pittrice e modella per artisti, tra cui Diego Rivera, il dottor Atl, Rosario Cabrera, Jean Charlot e il fotografo Edward Weston. Il suo stile artistico audace, provocatorio e sperimentale sfidò le convenzioni dell’epoca, rendendola una figura controversa e un’icona del bohémien intellettuale. la donna più bella di Città del Messico, che fece girare la testa a moltissimi uomini, ma che visse amori tormentati. A cominciare dal padre, il generale Manuel Mondragon, con cui ha un rapporto quasi incestuoso, passando per il marito, Manuel pure lui, un uomo che la usa per la sua ambizione, ma che in realtà le preferiva i giovani cadetti. Con Manuel Rodrigo Lozano ebbe un figlio che morì in circostanze misteriose, probabilmente ucciso accidentalmente da uno dei due genitori o da una contesa tra loro.
Un’artista, musicista, poetessa, modella che segna un’epoca, ma che poi viene dimenticata, impietosamente.
Un libro di Pino Cacucci, Nahui,edito da Feltrinelli nel 2010, racconta molto bene Carmen Mondragón. Andrebbe ripubblicato e diffuso. 

Copertina del libro di Pino Cacucci

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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