Lucio Caracciolo: “L’Italia è in guerra e la sta perdendo in Ucraina e altrove. L’altro giorno una nave italiana è stata attaccata nel Mar Rosso. Stiamo dentro il perimetro del fuoco. Gli Usa non sanno dove andare, un grosso pericolo per noi”.
Caracciolo: L’Italia è in guerra e la sta perdendo in Ucraina e altrove
Ospite a Otto e mezzo (La7) il direttore di Limes Lucio Caracciolo, introducendo il nuovo numero della rivista, dal titolo ‘Stiamo perdendo la guerra’, fa un quadro a tinte fosche del futuro prossimo del paese: “L’Italia sta perdendo la guerra sia in Ucraina, sia a Gaza. Questo volume di Limes cerca di guardare ‘la grande guerra’, quella in cui si confrontano le grandi potenze in Ucraina, in Israele e in Iran come parte di noi, perché non siamo estranei. Noi abbiamo sostenuto, armato, difeso diplomaticamente, finanziato l’Ucraina. E l’Ucraina sta andando in malora e sta veramente rischiando il collasso, ma sembra che la cosa, tutto sommato, non interessi molto”.
E fa un esempio: “L’altro giorno una nave italiana è stata attaccata nel Mar Rosso. Stiamo dentro il perimetro del fuoco. Se per caso ci dovessero chiudere il Mar Rosso, l’Italia sarebbe messa davvero molto male, perché praticamente si chiuderebbe la valvola commerciale dell’Italia col resto del mondo. La mia impressione è che noi guardiamo queste guerre come se fossero qualcosa altrui. No, sono cose nostre”.
Caracciolo poi fa un accenno all’incontro tra Meloni e Biden: “Abbiamo scoperto che esistono varie Giorgia Meloni a seconda del contesto in cui si trova. A me francamente quello che ha colpito più di quell’incontro è stato vedere questa scena di due signori che guardavano i foglietti perché non manco sapevano cosa raccontarsi.”
Il direttore di Limes conclude: “Il problema è che rispetto a quello che è sempre stato uno sport nazionale, cioè stare con gli americani a prescindere, è che adesso gli americani non stanno più con se stessi. L’America non sa dove andare e questo è un grosso problema per noi, perché c’è una perdita di credibilità del nostro protettore strategico. Quindi, è un pericolo“.