senatore repubblicano per lo stato nordamericano dell’Arizona, Jeff Flake, si è augurato oggi che i due paesi possano continuare a lavorare insieme per il bene delle relazioni tra gli Stati Uniti e Cuba.
Questo è il messaggio che ha detto che porterà di ritorno al suo paese, come ha commentato in brevi dichiarazioni a Prensa Latina, insistendo che continuerà a sforzarsi per “ampliare i voli” perché “più cubano-americani, più statunitensi potranno viaggiare sull’isola caraibica ancora più persone potranno conoscere cosa succede veramente a Cuba”.
“È sicuro viaggiare a Cuba”, ha confermato Flake nelle sue parole riferendosi agli sviluppi che si sono ottenuti con le rappresentazioni diplomatiche, l’apertura delle ambasciate, quando era presidente Barack Obama.
Prima, in una dichiarazione ai giornalisti della stampa nazionale e straniera che l’aspettavano nell’Hotel Cohiba, di questa capitale, espresse il suo desiderio di “più cooperazione, più viaggi, più comunicazione ed una migliore relazione tra le due nazioni”, obiettivo nel quale spera “poter continuare ad avanzare”.
Questi sono stati i termini che hanno caratterizzato l’incontro che sia lui che il presidente esecutivo di Google, Emerson Schmidt -che l’accompagnava -, hanno sostenuto nel pomeriggio di questo lunedì col mandatario cubano, Miguel Diaz-Canel.
Con eccellente buon umore e rispondendo a tutte le domande dei reporter, il senatore ha scherzato segnalando che “non ci sono due persone che parlino lingue differenti ed allo stesso tempo conversino molto bene nello stesso linguaggio”, in riferimento al fatto che Diaz-Canel e Schmidt sono entrambi ingegneri.
In un altro momento ha sottolineato che “non sono mai stato a favore del bloqueo, sono a favore delle relazioni normali tra i due paesi”.
Il ministro cubano di Relazioni Estere, Bruno Rodriguez, ha anche ricevuto oggi il senatore repubblicano ed il presidente esecutivo di Google.
Flake, che non si presenterà alla rielezione nei suffragi a metà mandato di novembre negli Stati Uniti – ha viaggiato a Cuba in varie occasioni, ed è uno dei promotori di proposte legislative per un avvicinamento e per migliorare i vincoli tra L’Avana e Washington.
Il suo ritiro dal seggio nella Camera Alta del Congresso statunitense, apre la sfida per lo scanno dell’Arizona, che non ha un senatore democratico dal 1994.
testo di Prensa Latina
traduzione di Ida Garberi