“Il sottosegretario Andrea Cioffi ha seguito il Tap da sempre ed è lui che insieme a me ha vagliato carta per carta per verificare se ci fossero i presupposti per poter superare il progetto Tap. Non è che è più conveniente farlo, è che non ci sono alternative“. Lo ha detto il vice premier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio in merito alla Tap a margine della sua visita a Scordia in Sicilia.
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“Penali da 20 miliardi”
“Io da ministro dello Sviluppo economico ho studiato quelle carte per tre mesi. E sono voluto andare allo Sviluppo economico anche per questo per studiarmi bene le carte. Vi posso assicurare che non è semplice dover dire che ci sono delle penali per quasi 20 miliardi di euro. Ma così è, altrimenti avremmo agito diversamente”. Lo ha detto il vice premier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio in merito alla Tap a margine della sua visita a Scordia in Sicilia.
“Le carte le leggi solo quando diventi ministro”
No, ha aggiunto, non lo sapevamo perchè “le carte un ministro le legge solo quando diventa ministro e a noi del M5s non hanno mai fatto leggere niente. In quegli anni l’unica cosa che ci dicevano è che eravamo nemici del progresso. Non ci hanno mai parlato delle penali”.
CALENDA: NESSUNA CARTA SEGRETA E NESSUNA PENALE
“Come parere avvocatura su Ilva. Esiste un limite alla presa in giro. C’è un eventuale contenzioso con richiesta di risarcimento del danno. Nessuna carta segreta e nessuna penale”. Lo scrive su twitter Carlo calenda, ex ministro dello sviluppo economico.
Tap, Di Maio: “No alternative, penali da 20 miliardi”. Calenda: “Mente, si dimetta”