Processo Cucchi, la testimonianza della moglie di uno dei carabinieri imputati per l’omicidio di Stefano

Al processo bis per l’omicidio di Stefano Cucchi è la volta di Anna Carino, la moglie di uno dei carabinieri imputati (in tutto sono cinque i militari imputati a vario titolo). La donna sta riferendo su quanto già emerso nelle intercettazioni alla base del processo che, dopo otto anni, ha finalmente illuminato il cono d’ombra in cui erano stati conservati i carabinieri. Le intercettazioni dei carabinieri forniscono uno spaccato inquietante:

«Se mi congedano, te lo giuro sui figli miei, non sto giocando, che mi metto a fare le rapine (…). Vado a fare le rapine agli orafi, quelli là che portano a vedere i gioielli dentro le gioiellerie», dice uno dei tre indagati per il pestaggio, lo stesso che l’ex moglie rimprovera di essersi divertito a pestare Cucchi. Dalle stesse intercettazioni raccolte dalla Squadra Mobile nel corso dell’attività investigativa emerge anche che il maresciallo si rapporta con un pregiudicato che chiama «fratello» e con il quale si incontra per scambiarsi oggetti d’oro. La svolta investigativa arriva quando Anna Carino, ex moglie di D’Alessandro, gli ricorda al telefono: «Hai raccontato a tutti di quanto vi eravate divertiti a picchiare quel drogato di merda (…) che te ne vantavi pure… che te davi le arie».

La frase intercettata viene confermata dalla donna quando il 19 ottobre 2015 è stata sentita dal pm. La sua deposizione è finita nell’informativa finale della Mobile:

«Raffaele è sempre stato un tipo molto aggressivo. Quando indossava la divisa, poi, si sentiva Rambo. Mi raccontava anche di pestaggi ai danni di altri soggetti, che avevano portato in caserma in altre circostanze. Ricordo che mi parlò di pestaggi ai danni di extracomunitari, anche se non si trattava di pestaggi di questo livello. Per quello che ho percepito io, soprattutto quando lo sentivo mentre ne parlava con altri, il pestaggio di Cucchi fu molto più violento».

Dirà la donna agli inquirenti che quel pestaggio non fu un caso isolato: «Quando raccontava queste cose Raffaele rideva e, davanti ai miei rimproveri, rispondeva “Chill è sulu nu drogatu e’ merda”». Sui banchi del pubblco, come sempre, anche gli attivisti di Acad, l’associazione contro gli abusi in divisa [continua]

https://www.popoffquotidiano.it/2018/06/12/cucchi-testimonia-la-moglie-di-carabiniere-imputato/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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