Di  Serge Halimi

Emmanuel Macron, che è stato comodamente eletto alla presidenza con l’appoggio di quasi tutti i media francesi, ha chiesto che la sua maggioranza parlamentare gli fornisca una legge contro le ‘notizie false’ durante le campagne elettorali. Forse si sta preparando per la prossima.

Il testo della legge rivela sia la cecità di coloro che governano quando vengono contestati,  e la loro inclinazione a inventare nuove contromisure coercitive. Bisognerebbe essere davvero miopi per credere che la vittoria dei candidati,  dei partiti e le cause dell’ anti-sistema (Donald Trump, la Brexit, il referendum in Catalogna, il Movimento Cinque Stelle dell’ Italia) potrebbero, anche marginalmente, essere conseguenza di regimi autoritari che diffondono notizie false. La stampa degli Stati Uniti  ha tentato di dimostrare per un anno, senza una prova conclusiva, che Trump deve la sua elezione alle notizie false fabbricate da Vladimir Putin.

Macron ha un’ossessione analoga, al punto di sperare di far svanire le notizie false con una legge che è sia inutile che pericolosa. Inutile, perché il Consiglio di Stato della Francia il 19 aprile ha fatto notare che ‘la legge francese contiene varie misure intese a combattere la diffusione di informazioni false’: in particolare la legge del 29 luglio 1881 sulla libertà di stampa, che permette restrizioni  alla diffusione di false informazioni e l’espressione di opinioni che siano diffamatorie o offensive o che spingono all’odio.

Pericolosa, perché la proposta di legge al parlamento richiederebbe che un giudice agisse entro 48 ore per ‘fermare la diffusione artificiale e su vasta scala di notizie che costituiscono falsa informazione.’ Però, continuava la replica del Consiglio di Stato,

‘queste sono difficili da determinare legalmente, in particolare quando il giudice deve dare un parere in tempi molto brevi. La legge di Macron rinforzerebbe i doveri di collaborazione dei  fornitori dei servizi di Internet e degli ospiti del web con le autorità, dato che estende a qualsiasi falsa informazione dei vincoli che all’inizio miravano a impedire apologie di reati contro l’umanità, incitamento all’odio e la pornografia infantile.’

La proprietà dei media da parte degli amici miliardari del presidente, la pubblicità tossica, e l’eliminazione dei finanziamenti alle televisioni pubbliche, non sono oggetto di nessuna proposta di legge. E perché limitare questo apparato giudiziario al periodo della campagna elettorale? Nei decenni  recenti, in quasi ogni guerra – nel Golfo, in Kosovo, in Iraq, in Libia – c’è stato un proliferare di bugie e di manipolazione delle notizie. Non da parte della Russia, di Facebook o dei media sociali, ma dalle nostre ‘guide’ di democrazia e di giornalismo: i maggiori giornali occidentali, con in testa il New York Times,  la Casa Bianca e le capitali europee, per non parlare del governo ucraino che il mese scorso ha deliberatamente annunciato la falsa morte di un giornalista. Se un giudice un giorno avrà necessità di arrestare le persone responsabili della diffusione di notizie false, saranno, almeno, facili da trovare…

Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: https://zcomm.org/znetarticle/the-official-fake-news

Originale: Le Monde Diplomatique

Traduzione di Maria Chiara Starace

Traduzione © 2018 ZNET Italy – Licenza Creative Commons  CC BY NC-SA 3.0

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy