Un terzo (32%) delle 1.814 sostanze chimiche prodotte in grandi quantità, commercializzate in Europa dal 2010, non sarebbe conforme alle norme Ue volte a proteggere il pubblico e l’ambiente da esposizioni nocive. Le industrie produttrici, è la denuncia dello Environmental European Bureau (Eeb), non hanno fornito dati a norma di regolamento sull’impatto ambientale e sulla salute. L’Eeb basa la sua tesi su uno studio triennale dell’Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio (Bfr) e dell’Agenzia tedesca dell’ambiente (Uba). Dallo studio emerge che solo nel 31% i dati forniti dall’industria sono conformi, mentre il resto ha bisogno di ulteriori indagini. “Le aziende – accusa l’Eeb – stanno infrangendo le normative europee non comunicando all’Agenzia europea delle sostanze chimiche se tali sostanze sono cancerogene, neurotossiche e mutagene”.

http://www.controlacrisi.org/notizia/Economia/2018/11/4/51888-inquinamento-chimico-laccusa-degli-organi-europei-di/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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