Louisa Hanoune


Francesco Cecchini


Louisa Hanoune segretaria del Partito dei Lavoratori ( PT) è stata arrestata giovedì 9 maggio nel quadro di una inchiesta su Saïd Bouteflika e su due ex capi dei Servizi di sicurezza, che erano stati arrestati il sabato precedente, suscitando un grande scalpore visto il loro ruolo di primo piano che avevano esercitato a lungo in passato. Era dagli inizi degli anni Novanta che il capo di un partito politico non veniva arrestato. Il PT sostiene lHirak, il movimento per l’alternativa democratica al sistema dei generali e propone una opzione di uscita dalla crisi che venga tolta di mano da pezzi del vecchio sistema di potere.
Venerdì 21 giugno in tutta l’Algeria è continuato l’Hirak. Dopo quattro mesi di mobilitazioni gli algerini hanno dimostrato per la diciottesima volta. Uno slogan importante è stato: ” Berberi e arabi sono fratelli.” Segno che l’Hirak unisce ed è unito. Il giorno prima, giovedì 20 giugno, nella sede centrale del Partito dei Lavoratori vi è stata un’assambea importante per chiedere la liberazione di Louisa Hanoune. Hanno partecipato esponenti del Fronte delle Forze Socialiste FFS, del Mouvement de la société pour la paix MSP, del Raggruppamento per la Cultura e la Democrazia, del Partito Socialista del Lavoratori. Ha partecipato anche la mujaheddin Zohra Drif-Bitat, che coordina il Comitato Nazionale per la liberazione di Louisa Hanoune. Ramdhane Taazibt del PT, ha informato che manifestazioni per la liberazione di Louisa Hanoune si sono svolte di fronte ai consolati algerini in diverse capitali straniere. La solidarietà per la sua liberazione sta crescendo sia livello nazionale che internazionale. Significativo è quello che ha dichiarato da Parigi lo scrittore Kamel Daoud : ” Chi deve essere processato è Bouteflika.”
Il link con il precedente articolo pubblicato da Ancora Fischia Il Vento è il seguente:
https://www.ancorafischiailvento.org/2019/06/05/algeria-sospese-le-elezioni-presidenziali-del-4-luglio-e-louisa-hanoune-continua-in-prigione/

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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