Ieri Francesca Nava a PresaDiretta ha raccontato molto bene il disastro della sanità lombarda. Va detto però che il bavaglio a medici e operatori sanitari pubblici l’hanno messo in tutte le Asl italiane. È un male bipartisan conseguente alla trasformazione di un #serviziopubblico in azienda. Anche nel #Lazio di Zingaretti e altrove medici che hanno denunciato disservizi sono stati colpiti da provvedimenti disciplinari. Per non parlare dei ferrovieri che sono stati persino licenziato per aver denunciato problemi di sicurezza.
Dicono che il dipendente se parla danneggia l’azienda ma in realtà siamo di fronte a una contraddizione palese. Si tratta di cittadini lavoratori che collaborano a far funzionare meglio dei servizi pubblici.
I manager delle Asl usano sistematicamente l’intimidazione e questo non favorisce il miglioramento del servizio sanitario nazionale.
Siamo di fronte a una delle tante schifezze che i neoliberisti di centrodestra e centrosinistra hanno prodotto dagli anni ’90.
Come Rifondazione Comunista chiediamo che sia restituita libertà di parola a tutte/i.
Maurizio Acerbo PRC