Il governo di destra guidato da Guillermo Lasso ha subito una pesante sconfitta in occasione delle elezioni amministrative e al referendum costituzionale del 5 febbraio.

Il 5 febbraio si sono tenute in Ecuador le votazioni per le elezioni amministrative e per il referendum costituzionale promosso dal presidente Guillermo Lasso, in carica dal maggio 2021, esponente della destra liberista e reazionaria, uno degli ultimi governi di questo tipo ancora in carica nel continente sudamericano.

I risultati delle elezioni, appena pubblicati, hanno subito palesato una grave sconfitta per il governo in carica, con le forze progressiste che si sono imposte nelle principali regioni del Paese. In particolare, il movimento della Revolución Ciudadana, guidato dall’ex presidente Rafael Correa, ha ottenuto la vittoria nelle province di Pichincha, Guayas, Manabí, Azuay, Imbabura, Sucumbíos e Santo Domingo de los Tsáchilas.

Particolarmente importante è stato il successo nella provincia di Pichincha, che include la capitale Quito, dove Paola Pabón è stata rieletta con il 27,95% delle preferenze, battendo Guillermo Churuchumbi, candidato del movimento indigeno e plurinazionale Pachakutik (25,56%). Nella stessa capitale, il candidato progressista Pabel Muñoz ha conquistato la carica di sindaco con il 25,19% delle preferenze.

Ma la Revolución Ciudadana ha trionfato anche nella provincia costiera del Guayas, che comprende la città di Guayaquil, precedentemente considerata come una roccaforte della destra, dove Marcela Aguiñaga ha ricevuto il 34,46% dei consensi contro la candidata del Partido Social Cristiano (PSC), Susana González (25,44%), facendo segnare la prima vittoria elettorale della sinistra nella provincia degli ultimi trent’anni.

Per quanto riguarda il referendum costituzionale, nonostante la forte propaganda del governo, che ha diffuso fino all’ultimo sondaggi che vedevano un esito positivo per i quesiti promossi dal presidente Lasso. Tuttavia, i primi numeri reali pubblicati dopo la chiusura delle urne hanno immediatamente palesato l’esito negativo della consultazione popolare, segnando un’ulteriore pesante sconfitta per Lasso e i suoi sostenitori. Gli otto quesiti presentati nel referendum sostenuto dal governo in carica miravano a modificare la Costituzione in ambiti legati alla sicurezza, all’istituzionalità, alla rappresentanza politica e all’ambiente.

Forte della sua rielezione alla testa della provincia di Pichincha, Paola Pabón ha affermato che i risultati elettorali rappresentano la sonora bocciatura del governo di Lasso da parte del popolo ecuadoregno. “Stiamo vivendo una crisi di insicurezza molto forte con fenomeni sconosciuti fino a prima di questo governo, mi riferisco al narcotraffico e alla criminalità organizzata che si è impossessata delle carceri, delle strade e che purtroppo ogni giorno sta togliendo la vita agli ecuadoregni“, ha detto la rappresentante della Revolución Ciudadana in un’intervista rilasciata a TeleSur.

Pabón ha ricordato che negli anni della presidenza di Rafael Correa il popolo ha sperimentato un miglioramento della qualità della vita, del reddito, della possibilità di avere un lavoro dignitoso, salute e istruzione per i propri figli. “I problemi che l’Ecuador sta affrontando sono urgenti e dobbiamo farcene carico insieme, responsabilmente, come ci ha chiesto questa cittadinanza angosciata, sopraffatta dalla disoccupazione, dall’insicurezza, dalla paura e dalla frustrazione dei nostri giovani“, ha aggiunto.

Secondo i dati recentemente pubblicati dall’Istituto nazionale di statistica e censimento dell’Ecuador ha riferito che il prezzo del paniere familiare di base è aumentato di oltre quaranta dollari rispetto al gennaio dello scorso anno. Secondo le stesse statistiche, solamente un terzo della popolazione ecuadoregna può acquistare mensilmente il paniere familiare di base, mentre lo stipendio medio nel Paese è pari a 450 dollari.

I risultati delle elezioni dimostrano come la popolazione respinga le politiche liberiste e reazionarie del governo di Guillermo Lasso, chiedendo a gran voce il ritorno dell’ex presidente Rafael Correa, ancora oggi il politico più popolare del Paese, costretto all’esilio da una destra che, come in altri Paesi del continente, ha utilizzato l’arma giudiziaria per non permettere ai leader progressisti di partecipare alle elezioni. Commentando il risultato elettorale, Correa ha ringraziato il popolo ecuadoregno e ha ricordato che la vittoria ottenuta dalla Revolución Ciudadana supera anche i successi conquistati quando il partito era al governo: “Siamo diventati di nuovo la rivoluzione dei cittadini, realizzando l’impossibile, realizzando sogni che si pensava irraggiungibili“, ha detto.

Il successo delle forze progressiste assume una dimensione ancora maggiore se si considera che questo ha avuto luogo in un clima di forte tensione, nel quale sono stati assassinati diversi candidati di sinistra. Nelle giornate precedenti la scadenza elettorale, ben cinque candidati sono stati uccisi, mentre altri dodici candidati sono stati aggrediti con conseguenze fortunatamente non fatali. Questi atti mostrano il vero volto della destra sudamericana, strettamente legata alle più spietate bande criminali e ad attività illegali come il traffico di droga.

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Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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