Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha sottolineato venerdì l’importanza della pace, degli investimenti e delle partnership eque nell’affrontare le sfide globali durante un vertice finanziario a cui hanno partecipato i leader mondiali a Parigi.

Perché il discorso di Cyril Ramaphosa, Presidente del Sud Africa, è importante?

Di Cristiano Galli*

Il leader sudafricano Cyril Ramaphosa al summit di Parigi ha fatto sentire la sua voce a nome del continente africano, sottolineando le sfide affrontate dalle nazioni africane nell’accesso ai vaccini durante la pandemia di COVID-19.

Sostenendo l’accesso aperto ai mercati, Ramaphosa ha affermato che “l’Africa non dovrebbe mai essere vista come un continente che ha bisogno di generosità, vogliamo essere trattati alla pari”, e ha creato un fondo per la biodiversità e la protezione delle foreste.

Ma perché il discorso del presidente del Sud Africa, è importante?

Perché il suo paese è anche membro dei BRICS + Arabia Saudita e ad agosto si terrà una importante conferenza dei BRICS alla quale parteciperanno molti altri paesi del mondo che vedono nell’offerta di una governance globale multipolare una via di uscita all’egemonia occidentale guidata dagli USA.

Come si afferma da mesi, è in corso un challenge importante all’architettura della governance globale.

Vediamo di smetterla di prenderci in giro. L’occidente e gli USA in primis hanno sempre imposto un modello culturale muscolare e poco collaborativo.

Mentre l’Europa post coloniale avrebbe potuto esercitare un ruolo credibile di soft power, US e UK hanno continuato nel solco della propria storica egemonia militare ad usare i muscoli nelle Relazioni Internazionali.

Veramente credete che gli altri paesi del mondo, al di fuori dell’Europa, abbiano apprezzato questa postura? Credete davvero che gli piaccia essere trattati da straccioni, pazzi, dittatori, e chi più ne ha più ne metta?
A nessuno piace e non piacerebbe manco a noi.

Durante il Covid questo solco si è scavato ancora più profondo. I paesi poveri hanno assistito ad uno spettacolo pietoso. Pesi ricchi che si aizzavano le proprie popolazioni vaccinati contro non vaccinati, su fantomatiche immunità di gregge di singoli stati, quando già si erano raggiunte percentuali di vaccinazione del 80% o 90%, mentre i paesi poveri … fra il 60 ed il 70% della popolazione mondiale avevano visto i vaccini solo con il binocolo.

In questo quadro si innesta anche la dinamica della guerra Ucraina. La postura muscolare che stiamo mettendo in campo in Ucraina non fa altro che alimentare ancor più questo sentimento anti occidentale.

Che sia vera o falsa, poco importa, la narrativa della Russia trova ampio consenso perché risulta credibile e pesca nelle pance dei popoli di serie B, C, D… Z.

I BRICS dicono di puntare su una governance mondiale multipolare, equa, dove le dispute internazionali si debbano regolare su base regionale e sul principio del dialogo e della condivisione.

Paradossalmente, si richiamano a quella Carta UN che abbiamo promosso noi nel dopo guerra.
Sono e saranno tempi molto interessanti.

* Ripreso da Cristiano Galli 

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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