This handout photograph taken on August 11, 2022 and released by the Etat Major des Armees (The french Defence Staff) shows soldiers of the French military mission in the Sahel known as "Barkhane" folding a French flag at an undisclosed military installation, amid the French military drawdown with troops leaving the last bases in Mali. - France's military pullout from Mali is nearing completion, with around 2,500 Barkhane anti-jihadist forces remaining in the Sahel, just under half of the deployment at its peak, say French officers. (Photo by Handout / Etat Major des Armées / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY CREDIT "AFP PHOTO / ETAT MAJOR DES ARMEES " - NO MARKETING NO ADVERTISING CAMPAIGNS - DISTRIBUTED AS A SERVICE TO CLIENTS


Il primo ministro del governo militare del Niger afferma che sono in corso “contatti” per aprire la strada a un ritiro “molto rapido” delle forze francesi dal paese mentre i sentimenti anti-francesi continuano a crescere tra i nigerini.
Lo ha affermato lunedì Ali Mahaman Lamine Zeine in una conferenza stampa, affermando che “i contatti in corso dovrebbero consentire un ritiro molto rapido” delle forze francesi dal paese dell’Africa occidentale, dove sono presenti circa 1.500 soldati francesi. Il premier, tuttavia, ha affermato che il Niger desidera “mantenere la cooperazione con un Paese con il quale abbiamo condiviso un numero enorme di cose”.
Le relazioni tra Niamey e Parigi hanno subito un grave peggioramento da quando il colpo di stato militare del 26 luglio ha rovesciato il governo dell’ex presidente filo-occidentale del Niger, Mohamed Bazoum.
Riferendosi alla resa dei conti sull’ambasciatore francese, Zeine ha affermato che l’inviato ha mostrato “un atteggiamento di disprezzo” rifiutandosi di incontrare le nuove autorità del Niger il 25 agosto.
Il nuovo premier nigerino ha poi detto che il suo paese spera di raggiungere un accordo con la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, ECOWAS, che ha minacciato di invadere militarmente il Niger per ripristinare Bazoum e ha imposto sanzioni al paese:
“Non abbiamo interrotto i contatti con ECOWAS, li stiamo continuando. Abbiamo buone speranze di raggiungere un accordo nei prossimi giorni”, ha detto Zeine.
Sebbene Niamey non escluda il dialogo con il blocco dell’Africa occidentale, ha avvertito che è pronta a difendersi in caso di intervento militare. (Fonte: PressTV)

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