MEGLIO KARL MARX DI BILL GATES
subito legge per riduzione orario di lavoro a 32 ore

Bill Gates ci comunica sui media di tutto il mondo che grazie all’Intelligenza Artificiale si potrà ridurre la settimana lavorativa a soli 3 giorni:
https://www.fanpage.it/innovazione/tecnologia/secondo-bill-gates-ce-un-modo-per-lavorare-tutti-solo-tre-giorni-a-settimana/

Mi accontenterei intanto che si approvasse una legge per la riduzione dell’orario a 32 ore a parità di salario.

Bisogna non farsi infinocchiare dai miliardari che vogliono presentare i loro interessi come coincidenti con quelli della società.

Se l’IA sarà gestita dai capitalisti come Gates avremo maggiore disoccupazione e nessuna riduzione dell’orario per lavoratrici e lavoratori ancor più sottopagati e precari, superprofitti per pochi e una crescita enorme della disoccupazione.

“L’introduzione della tecnologia AI nella produzione è un’arma a doppio taglio. Da un lato, aumenta la produttività e può portare a una maggiore ricchezza sociale. D’altro canto, può esacerbare la disuguaglianza, poiché i benefici dei progressi tecnologici vanno a vantaggio dei proprietari del capitale, mentre i salari dei lavoratori ristagnano o diminuiscono”. David Harvey, I limiti del capitale https://files.libcom.org/files/The%20Limits%20to%20Capital.pdf

“L’intelligenza artificiale presenta sia opportunità che sfide per i movimenti socialisti. Da un lato, potrebbe essere utilizzata per aumentare la ricchezza sociale e la produttività. D’altro canto, potrebbe essere utilizzata per rafforzare ulteriormente il potere capitalista e approfondire lo sfruttamento dei lavoratori”. — Samir Amin, Il virus liberale

Di fronte all’Intelligenza Artificiale le classi lavoratrici debbono contrattarne l’impatto affinché non sia un’arma contro di loro.
È quello che hanno fatto autori e attori di Hollywood con uno sciopero durato mesi.

Non ci sarà nessuna riduzione dell’orario di lavoro se la classe lavoratrice non la imporrà per legge, come noi comuniste/i proponiamo da sempre. Ricordo che Rifondazione Comunista fu crocifissa per aver proposto le 35 ore negli anni ’90.

Non ci sarà nessun reddito di base universale se il proletariato del XXI secolo non imporrà che i superprofitti siano tassati per finanziarlo.

Che lo sviluppo tecnologico avrebbe consentito di ridurre drasticamente il tempo di lavoro necessario Karl Marx lo aveva detto prima e meglio di Bill Gates ormai due secoli fa nel celebre ‘Frammento sulle macchine’ e nel complesso della sua opera.

Ma il nostro maestro di libertà spiegò anche che senza lotta di classe ogni progresso tecnologico può trasformarsi in un disastro per le classi lavoratrici.

Infatti già da tempo assistiamo a un aumento di produttività del lavoro derivante dall’innovazione tecnologica che non si è tradotto in riduzione di orario ma in indebolimento del potere contrattuale delle classi lavoratrici.

Il lavoro oggi è mediamente pagato meno, più precario e più sfruttato di 40 anni fa e con uno stato sociale assai più ridotto a proteggerlo.

Come insegnava Marx il capitale fa un uso capitalistico del progresso tecnologico. Per questo propose al nascente movimento operaio e socialista di assumere come rivendicazione internazionale quella delle 8 ore, cioè della regolamentazione della giornata lavorativa.

Il capitalismo non tende spontaneamente a redistribuire gli aumenti di produttività ma alla concentrazione dei capitali e all’accumulazione infinita.

Lo dimostra il livello di sfruttamento e lavoro povero negli Stati Uniti che nonostante tutte le fondazioni finanziate da miliardari come Bill Gates hanno un’aspettativa media di vita più bassa della povera e assediata Cuba.

Ringraziamo comunque Bill Gates per aver ricordato che oggi ci sarebbero le condizioni oggettive per costruire una società libera dallo sfruttamento e dalla miseria, insomma l’attualità del comunismo.

Qualche anno fa un simpatico intellettuale inglese ha scritto un libro divertente anche se eccessivamente ottimista sul #comunismo di lusso completamente automatizzato: http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=40144

Proprio Bill Gates conferma che c’è bisogno di un socialismo del XXI secolo e di partiti, sindacati e lotte delle classi lavoratrici per evitare che l’AI ci porti dritti dentro Matrix.

Che le mie non siano farneticazioni di uno degli ultimi comunisti italiani lo dimostra una rivista bibbia del capitalismo globale come Forbes che pone la questione in maniera inequivocabile. Si legga l’articolo “AI: il ritorno della lotta di classe marxista?” https://www.forbes.com/sites/sylvainduranton/2023/06/28/ai-the-return-of-marxist-class-struggle/?sh=4db38710139a

Se il capitalismo neoliberista e imperialista non viene contrastato, e se non superato almeno imbrigliato come accaduto nella seconda metà del Novecento, continuerà la sua deriva catastrofica. E’ più facile che ci conduca all’estinzione che alla settimana lavorativa di tre giorni.

Maurizio Acerbo PRC UP

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy