Dialogo con Francesco Dall’Aglio e Nicola Melloni sull’uso strumentale della storia e, più spesso, della sua falsificazione, allo scopo di manipolare il consenso. L’opera revisionista in atto da oltre trent’anni vive un periodo di forte accelerazione per orientare la società contro il “nemico” esterno e quello interno e,ancora una volta, si fa leva sul collante anticomunista per normalizzare il fascismo.

Di Daniele Trovato

Scrittore, blogger, sceneggiatore collabora stabilmente con la testata online www.lineadiretta24.it dove si occupa di Esteri, di Cultura e Spettacolo, collabora inoltre col cartaceo AmorRoma Magazine.Dal 2004 cura il blog aramcheck.wordpress.com Per la narrativa ha pubblicato il romanzo “Ali e corazza” (Autodafé, 2011) e la raccolta di racconti Filosofavole (Smasher, 2015), un suo testo partecipa alla raccolta “Racconti Mondiali” (Autodafé, 2014). Per il teatro le sue opere sono comparse sulle riviste Sipario e Perlascena. Ha due lauree e vive a Roma.

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