A leggere certi giornali italiani parrebbe che il reato di violenza sessuale sia stato introdotto di recente nel codice penale. Quasi in concomitanza con il fenomeno migratorio. Come a ribadire stoicamente che la pratica dello stupro appartiene (storicamente) a tutti gli invasori. Anzi, addirittura, sembrerebbe che “i nuovi barbari siano peggiori di quelli del ‘43/’45, oggi come allora fiancheggiati dai traditori della Patria”.

Tanto da stimolare anacronistici rigurgiti fascisti, risalenti all’epoca della Repubblica Sociale Italiana e riadattabili all’uopo. Campeggia (in rete, con più di diecimila like, undici mila condivisioni e quasi mille e cinquecento commenti a due giorni dalla pubblicazione) un manifesto di Forza Nuova che rielabora la propaganda razzista del periodo: “Difendila dai nuovi invasori, potrebbe essere tua madre, tua moglie, tua sorella, tua figlia” è scritto nel titolo. Perché «gli stupri, si sa, sono il barbaro e infame corollario di ogni guerra di conquista. Le violenze contro le donne dell’epoca del manifesto a cui ci siamo ispirati (Forza Nuova, ndr), furono contestualizzate all’interno della sconfitta che chiamarono ‘liberazione’, quelle di questi anni e di questi giorni le occultano spudoratamente, tacendo il fatto che sono state attuate da nuovi invasori a cui paghiamo vitto, alloggio, bollette, schede telefoniche, cellulari e sigarette».

Continua…

https://left.it/2017/09/04/immigrati-stupri-e-bugie/

Di Nardi

Davide Nardi nasce a Milano nel 1975. Vive Rimini e ha cominciato a fare militanza politica nel 1994 iscrivendosi al PDS per poi uscirne nel 2006 quando questo si è trasformato in PD. Per due anni ha militato in Sinistra Democratica, per aderire infine nel 2009 al PRC. Blogger di AFV dal 2014

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