Como, blitz di un gruppo neofascista contro “Como senza frontiere”. Intervento (audio) di Maurizio Acerbo: “Si sta buttando troppa benzina sull’odio razziale”

Irruzione squadrista di una quindicina del Veneto Fronte Skinhead durante una assemblea della Rete Como Senza Frontiere.Un gruppo di fascisti ha fatto irruzione ed ha obbligato la platea all’ascolto della lettura di un volantino delirante sul tema della cosiddetta ‘invasione’. Gli autori di questa bravata saranno tutti denunciati per violenza privata, già quattro identificati.
“Da tempo – afferma Rc – denunciamo una pericolosissima deriva di stampo fascista a Como, in Lombardia, in Italia ed in Europa e purtroppo spessissimo sottovalutata dalle istituzioni”. “Rifondazione Comunista dà la sua massima solidarietà a ‘Como Senza frontiere’, e chiede con forza e determinazione che le autorità preposte facciano luce sull’identità di chi questa sera ha cercato di intimorire le persone presenti alla riunione”. Non si sono registrati problemi di ordine pubblico, il gruppo neofascista ha lasciato il chiostrino pochi minuti dopo l’irruzione.

Da Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Prc, solidarietà agli attivisti di “Como Senza Frontiere”. “Quel proclama deve far riflettere tutti – dice in un’intervista a Radioredonda (clicca qui per ascoltare). Innanzitutto, su una giusta e sacrosanta repressione di quei gruppi che hanno una evidente matrice fascista. Questi gruppi andrebbero sciolti. C’è una tolleranza assolutamente intollerabile”. “Secondo, più grave – aggiunge Acerbo – è che questi giovani che si considerano un po’ ribelli non sono altro che i prodotti del senso comune costruito in questi anni in quantità industriale sui migranti. Si sta buttando troppa benzina sull’odio razziale. E questi sono cretini con il cerino in mano”.

Dura la condanna dell’Anpi nazionale. “E’ intollerabile – dichiara la presidente Carla Nespolo – che un gruppo di chiara ispirazione neofascista interrompa una pacifica riunione per declamare uno sproloquio razzista. Questo ennesimo e vergognoso episodio, come anche la vicenda del corso di formazione per avvocati a Verona presentato dal presidente di un’associazione che si richiama al nazismo, impone una reazione politico-istituzionale immediata e strutturale. Chiederemo un incontro urgente al ministro dell’Interno”.

Il blitz dei neofascisti veneti – hanno sede a Lonigo, in provincia di Vicenza – segue le iniziative di due anni fa, sempre a opera loro e sempre a Como e in altre città: sagome di migranti dipinte a terra di fronte alle sedi della Caritas.

Fondato nel 1986 da Piero Puschiavo e Ilo De Deppo, il Veneto Fronte Skinhead è noto nella galassia dell’ultradestra per la sua matrice antisemita e razzista. E’ stato uno dei primi movimenti che hanno importato in Italia la subcultura giovanile del movimento naziskin.

A lungo legati alla tifoseria dell’Hellas Verona, nei primi anni 2000 hanno perso smalto a favore di altri gruppi: alcuni militanti sono migrati in Forza Nuova e in altre formazioni “nere”. Da qualche mese Vfs è tornata in scena con iniziative sul territorio, sempre nel nord Italia. Nuovo nemico da combattere: i migranti.

 

http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2017/11/29/50465-como-blitz-di-un-gruppo-neofascista-contro-como-senza/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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