Francesco Cecchini
SAHARA OCCIDENTALE.
Il 12 gennaio parte da Budapest la 14esima edizione del rally Budapest Bamako, un rally con scopi umanitari. Non arriverà a Bamako, è dal 2012 che non giunge nella capitale del Mali, a causa della pericolosità di questo paese. Il Mali rischioso lo è ancora. A giugno 2017 l’ attacco jihadista ad un residence turistico alla periferia di Bamako ha provocato morti e feriti. A luglio in due attacchi, uno a nord di Tessalit e l’altro vicino a Kidal sei soldati francesi dell’Armée de terre sono stati uccisi. Precedentemente ad aprile un militare francese era caduto vicino al confine con il Burkina Faso nel sud est del paese. Dal gennaio 2013 sono 19 i militari francesi uccisi in Mali. Lo scorso novembre undici militari maliani, prigionieri da mesi di un gruppo jihadista che agisce in Mali, sarebbero rimasti uccisi, nella notte da il 23 ed il 24 ottobre, ad Abeibara, nella regione di Kidal, nel nord-est del Paese, a seguito di un raid anti-terrorismo di militari francesi dispiegati nell’area. Il rally Bamako Budapest terminerà a Banjul, the smiling coast in Gambia, una zona tranquilla dove non c’è la presenza di terrorismo. Comunque il rally attraversa la Mauritania una delle aree chiave del jihadismo saheliano. “Dobbiamo aiutarvi ad aiutarci”, Con queste parole il presidente della Mauritania, Mohamed Ould Abdel Aziz, si è rivolto lo scorso ottobre allEuropa e alla comunità internazionale, in merito al progetto del «Gruppo dei cinque» Paesi del Sahel,protagonisti della forza militare di contrasto al dilagante fenomeno jihadista e dei traffici illeciti nella regione. Il Budapest Bamako percorre da nord a sud il Sahara Occidentale, che non è Marocco, ma è la patria del popolo saharawi. Il Sahara Occidentale rappresenta ad oggi, inizio del 2018, lultima colonia del continente africano. Fino al 1975 il Sahara Occidentale è stata una colonia spagnola con il nome di Sahara Spagnolo. Quando la Spagna abbandonò la regione, il Marocco arbitrariamente la annesse contro la volontà del popolo saharavi che vi viveva e che l’ aveva dichiariata indipendente con il nome di Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi. Il Fronte Polisario è stato creato nel 1973 da un gruppo di giovani combattenti liberi saharawi per guidare una lotta armata contro la colonizzazione spagnola presente in quel momento. Il Fronte Polisario intraprese 16 anni di guerriglia contro il nuovo potere coloniale e riuscì a provocare seri danni alla monarchia e al suo esercito. Questo evidente successo del Fronte Polisario costrinse il re marocchino Hassan II ad accettare il piano di pace dellUnione Africana e delle Nazioni Unite del 1991 che doveva portare allorganizzazione da parte delle Nazioni Unite di un referendum sullautodeterminazione con tre opzioni: indipendenza, annessione al Marocco, o unaltra forma di associazione con unaltra entità. Fino ad oggi il Marocco non ha mantenuto l’impegno. Nel tempo Repubblica dei Sahrawi è stata riconosciuta da molti paesi e fa parte dell’Unione Africana. Il prezzo pagato dal popolo saharawi è stato altissimo. Loccupazione militare marocchina, sin dal primo giorno , mise sotto violento assedio varie città dei territori. Linvasione ebbe iniziò il 31 dicembre 1975 con una grossa operazione militare che travolse centinaia di villaggi saharawi, uccidendo migliaia di persone; altre migliaia scomparvero, e di oltre 600 non si hanno notizia. Per non parlare delle torture e dei prigionieri politici.
L’ organizzazione del rally Budapest Bamako sembra non aver informato i partecipanti della realtà che attrarseranno. La seguente è la descrizione ufficiale del percorso marocchino. “Spettacolari strade di montagna, sentieri rocciosi attraverso l’Atlante e il Sarhro porteranno le squadre sulle montagne Bani e sulle vecchie piste della Dakar. Il rally viaggerà sul lato orientale più caldo e meno umido del paese, evitando così pioggia e neve. Il Marocco sarà impegnativo con le sue fasi complesse, ma le giornate saranno più brevi dando ampio spazio per vivere e scoprire questo fantastico paese. In un intorno di Zagora ed Erg Chigaga le squadre avranno un assaggio della vita touareg e delle culture sahariane prima di continuare sulle strade sterrate del Sahara. Il raduno passerà una notte intorno alla sorgente termale segreta di Dakhla. Spettacolari strade di montagna, sentieri rocciosi attraverso l’Atlante e il Sarhro porteranno le squadre sulle montagne Bani e sulle vecchie piste della Dakar. Il rally viaggerà sul lato orientale più caldo e meno umido del paese, evitando così pioggia e neve. Il Marocco sarà impegnativo con le sue fasi complesse, ma le giornate saranno più brevi dando ampio spazio per vivere e scoprire questo fantastico paese. In un intorno di Zagora ed Erg Chigaga le squadre avranno un assaggio della vita touareg e delle culture sahariane prima di continuare sulle strade sterrate del Sahara. Il raduno passerà una notte intorno alla sorgente termale segreta di Dakhla.” Dakhla è una città saharawi occupata dal 1979 dal Marocco, teatro di scontri e repressioni, che nel non lontano 2011 lasciarono sul terreno morti e feriti. Per i militanti saharai il rally Budapest Bamako, che attraversa la propria patria occupata dal Marocco, è l’occasione per informare 150 equipaggi europei, circa 600 persone, sulla realtà del Sahara Occidentale. L’ obiettivo sarebbe quello di sensibilizzare queste persone sulla vicenda del popolo Saharawi, di cui in Europa si sa poco.
[…] Fonte: ancorafischiailvento.org […]