Traduzione di Mohamed Dihani.

Maalainin lakhal

Questo è quanto ha recentemente scritto in un articolo Maalainin lakhal, giornalista, attivista per i diritti umani, ex vittima di una sparizione forzata nelle prigioni marocchine, combattente per l’indipendenza del Sahara occidentale:

” Il Marocco è uno stato occupante e il suo accordo con l’Europa sulla ricchezza del Sahara occidentale è illegale. Il 10 gennaio 2018, il Procuratore generale della Corte di Giustizia europea ha emesso un parere legale presentato alla Corte sulla causa G/ 266/16 sottoposta dalla Campagna per il Sahara occidentale, iniziata in Gran Bretagna, contro il Dipartimento del Marocco e il Commissario di Sua maestà, organi competenti per la dogana, l’ambiente e il cibo.    Nel parere è scritto che il Marocco è uno stato occupante, che non ha la sovranità sul Sahara occidentale e quindi non ha potere per la gestione della regione. Ha affermato che l’accordo di partenariato UE-Marocco sulla pesca marittima è non valido perché comporta il saccheggio della ricchezza del Sahara occidentale e delle sue acque territoriali. Abbiamo seguito con soddisfazione e ottimismo l’attenta e lunga analisi legale del Procuratore della Corte di Giustizia Europea, che ha esposto una serie di conclusioni, definizioni e importanti dati legali che, per la prima volta in Europa, danno una descrizione precisa dello status giuridico dell’occupazione marocchina del Sahara occidentale. Oltre a una precisa descrizione legale dell’Unione Europea e del Marocco, secondo la quale le due parti hanno saccheggiato la ricchezza di un popolo colonizzato e di una terra che è stata illegalmente occupata dagli anni ’90. In questa sede, non è necessario procedere ad alcuna analisi o estendere le conclusioni del Procuratore Generale, riassumeremo solo le conclusioni più importanti che sono emerse, sollecitando tutti a leggere attentamente l’analisi per un’ulteriore approfondimento e comprensione del problema.  Ci rivolgiamo in particolare a coloro che difendono con onore la propria causa nazionale nei forum internazionali e, come speriamo, saranno utilizzati tutti gli spazi possibili per la diffusione di questa dichiarazione del Procuratore Generale della Corte di Giustizia europea. Il compito di questo consulente legale è condurre un’indagine indipendente e trasparente su ogni caso portato davanti alla Corte di Giustizia europea, allo scopo di mettere i giudici nella posizione di emettere le loro sentenze. Dovremmo anche apprezzare molto l’iniziativa della Campagna britannica per il Sahara occidentale, che ha sollevato la questione e l’ha coraggiosamente portata avanti fino alla Corte di giustizia europea, nell’interesse del Fronte Popolare per la liberazione di Saguia el-Hamra e della Valle dell’oro e dei suoi recenti sforzi per ostacolare il Marocco, e i suoi amici, circa le risorse naturali e di fronte al sistema giudiziario internazionale.                                                   Considerazioni conclusive:

1- Il Marocco è solo uno stato occupante  e non ha nessuna autorità amministrativa sul Sahara occidentale, perché non esiste la cosiddetta amministrazione de facto.

2- Il 91% delle risorse marine a beneficio delle navi europee in conformità dell’accordo di pesca marittima tra il Marocco e l’Unione europea provengono dalle acque territoriali del Sahara Occidentale.

3- L’accordo europeo-marocchino sulla pesca marittima non è valido, perché il Marocco non ha la sovranità sulla regione del Sahara occidentale e non può fare accordi internazionali per sfruttarne la ricchezza.

4- Il Fronte Polisario è il legittimo rappresentante del popolo saharawi in conformità con la risoluzione 3437 dell’Assemblea Generale delle nazioni unite, ONU.

5- Il popolo saharawi deve essere consultato quando si tratta delle proprie risorse naturali.

Ci aspettiamo che in futuro venga emesso dalla Corte di giustizia europea un giudizio sull’argomento basato su questo parere legale e che la questione Sahrawi sia presto avviata a una nuova vittoria giudiziaria e legale.

La prevedibile regolamentazione sarà un duro colpo per l’occupazione marocchina e per i suoi sostenitori in Europa, in particolare Francia, Spagna e Portogallo.

Sottolineiamo che la strada è ora aperta a tutte le organizzazioni sostenitrici per avviare cause simili contro i paesi o contro le aziende che contribuiscono al saccheggio delle risorse naturali del Sahara occidentale. D’altra parte, è tempo che gli attivisti sahrawi prestino attenzione al documento sulle risorse naturali e al fascicolo giudiziario che può essere usato contro il Marocco e i suoi sostenitori; pertanto dovremmo tutti impegnarci a comprendere a fondo l’argomento per contribuire il più possibile a sostenere ogni tentativo di perseguire lo stato occupante e altri paesi coinvolti.                                                   Infine, come abbiamo sottolineato in molti nostri precedenti articoli, focalizzare significativamente i nostri sforzi sul fronte delle risorse naturali, in particolare sull’aspetto giudiziario, servirà a restringere ulteriormente l’occupazione marocchina, costringendo il Marocco e i suoi alleati europei a sottomettersi, prima o poi, alla legittimità internazionale.”

Maalainin lakhal

Di Mohamed Dihani/Omar Zein Bachir

Mohamed Dihani Sono un ragazzo saharawi del laayoune la capitale del Sahara Occidentale. Sono il responsabile generale del sito www.wesatimes.com Piattaforma di informazione sul popolo saharawi in 5 lingue. Attivista lotto per i diritti umani collaboro con l'associazione ASVDH (Associazione Saharawi per le vittime di gravi violazioni dei diritti umani) Omar Zein Bachir ragazzo saharawi dei campi profughi di Tindouf - Algeria. Abito a Modena dove ho studiato Tecnico Informatico aziendale e lavoro all'Avis di Modena. Collaboro con l'associazione Kabara Lagdaf di Modena per far conoscere la questione del Sahara Occidentale. Responsabile del sito in italiano Wesatimes piattaforma di informazione sul popolo saharawi.

3 pensiero su “GIU’ LE MANI DAL SAHARA OCCIDENTALE.”
  1. Condivido solidarietà e speranze e apprezzamento dell’articolo .

    Segnalo un errore di traduzione o di stampa nel punto 3 delle conclusioni : l’accordo Marocco-Ue non è invalido penso debba leggersi non è valido

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