Perché nessuno osa pronunciare il termine “genocidio” in connessione con le atrocità commesse da Washington in tutto il mondo? Se c’è una nazione che è colpevole di omicidio di massa, questa è gli Stati Uniti d’America e i suoi manipolatori sionisti. Ma nessuno sembra farci attenzione. O, piuttosto, nessuno osa dirlo, è diventata la nuova normalità incorporata nella testa delle persone. La nazione eccezionale può commettere quello che vuole, quando vuole e dove vuole – seminare guerre e conflitti, uccidere milioni e milioni di persone, incolpando Russia e Cina – e, naturalmente, Iran, Venezuela, Siria, Cuba, Corea del Nord e la lista continua.

Quando il signor Tillerson parla apertamente di un colpo di Stato militare in Venezuela, sta incitando al genocidio in questo pacifico vicino del Sud America. Ciò significa, per coloro che stanno ascoltando, come la Capriles e compagnia bella, che possono contare sul sostegno degli Stati Uniti, quello che ovviamente sapevano a fondo da sempre. Ma ora è ufficiale, quando il Segretario di Stato statunitense chiede apertamente un intervento militare, chiede sangue, sta provocando un bagno di sangue. Questo è genocidio, per definizione, è un assassino. Eppure, può procedere liberamente.

Immaginatevi, chiunque altro che vorrebbe fare la stessa cosa in giro per tutto il mondo, qualsiasi altro politico dello stesso livello di Tillerson, che non si pieghi ai desideri di Washington, si ritroverà nella lista degli obiettivi da colpire, e potrà aspettarsi un drone mortale, o una pozione velenosa, o qualunque altra cosa la CIA riesca a fare al meglio dei propri mezzi per “neutralizzare” tali persone inopportune. Eppure, nessuno si sogna nemmeno di pensare a mettere Tillerson di fronte ad un tribunale internazionale, per non parlare di  neutralizzarlo.

Nelle basi statunitensi totalmente illegali nel triangolo nord-orientale della Siria, al confine tra Iraq e Turchia, nei pressi di Raqqa, a Tabqa, dove le forze americane hanno preso il controllo di una base aerea siriana, e ad al-Tanf, Rex Tillerson chiede di portare il contingente attuale dagli attuali 2.000 soldati circa a 30.000, reclutati per lo più fra i curdi. Questo suona, e probabilmente lo è, come l’espansione dell’esercito “ribelle” dei curdi dello YPG, o piuttosto dell’esercito terroristico sponsorizzato dagli Stati Uniti, totalmente finanziato, armato e addestrato dagli Stati Uniti. In realtà sostengono l’ISIS, anch’esso appena nuovamente ricreato dagli Stati Uniti, con l’obiettivo di raggiungere finalmente il “Cambio di Regime“, spodestando il presidente legittimo e democraticamente eletto Bashar al-Assad.

Ci si potrebbe anche chiedere, come mai il presidente Assad tollera queste basi illegali nel suo paese. Avrebbe potuto chiedere al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di farli espellere. Ovviamente questo non sarebbe potuto succedere, dal momento che gli Stati Uniti hanno il diritto di veto, ma avrebbe fatto molta pubblicità, permettendo di far sapere al mondo che gli Stati Uniti stanno occupando qualsiasi paese vogliano, in modo totalmente illegale.

Il “Cambio di Regime“ con qualunque mezzo, questo è il nome del gioco, è l’obiettivo finale dei Maestri del Genocidio, prima che un paese venga scaricato nel caos, nella guerra eterna, nell’occupazione eterna per l’usurpazione eterna. Perché quegli occidentali amanti della pace non se ne accorgono? Perché non gridano contro tali crimini? Perché i loro media li descrivono in modo così fuorviante? Forse è così. Ma è umanamente impossibile che gli umani abbiano cervelli così deboli da non poter più distinguere ciò che è moralmente, eticamente corretto – e ciò che è pura falsità.

È la “zona di comodità“ occidentale, stupido! Stare seduti sulle nostre poltrone a guardare lo sport e le stupide e degradanti serie TV e gli spettacoli comici prodotti da Hollywood, mentre sorseggiamo la birra, è più facile che interrogarci: cosa stiamo permettendo che venga fatto a questi popoli totalmente innocenti? Nessuno si accorge che coloro i quali non si alzano in piedi e protestano contro queste uccisioni di massa, inclusa questa ultima minaccia da parte di Tillerson di “cambio di regime“ in Venezuela tramite un colpo di Stato militare organizzato/indotto dall’estero, sono chiaramente complici per associazione, non facendo nulla, lasciando che questo genocidio imposto dagli Stati Uniti avvenga liberamente? Quanto ci vuole per distruggere la zona di comodità? Forse, quando saremo colpiti noi stessi, in Europa, negli Stati Uniti, nel mondo occidentale, quello del consumo di notizie divulgate dai media ufficiali, ci sveglieremo allora? A quel momento però, potrebbe essere troppo tardi.

È nostro obbligo nei confronti dell’umanità fermare questo susseguirsi di genocidi in tutto il mondo, perseguitati sempre dallo stesso autore e dai suoi burattini e dai suoi mercenari: gli Stati Uniti, il loro vassallo, l’Europa, e la NATO.

State certi di una cosa, gli Stati Uniti non lasceranno mai perdere. Hanno un obiettivo e lo perseguono fino alla fine, e la fine può essere solo il Dominio sull’Intero Spettro [Full Spectrum Dominance] o, altrimenti, la fine del loro impero. Le sequestranti e oscure forze dietro ai militari degli Stati Uniti e dei loro alleati non hanno alcuno scrupolo nel commettere un gigantesco genocidio per raggiungere il loro obiettivo. Lo hanno dimostrato negli ultimi 20 anni con la “guerra al terrore” senza fine, con la devastazione del Medio Oriente, l’Iraq, l’Afghanistan, la Siria e molti altri, con i milioni di persone uccise, mutilate, o spinte a diventare profughi, senza casa, senza nome, malati e morenti di malattie e di carestia, con nessun tetto sulla testa per anni, espulse dagli stessi paesi che, innanzitutto, hanno distrutto le loro case e i loro mezzi di sostentamento… e il mondo è troppo timido per chiamare questo genocidio di proporzioni bibliche?

Ora Tillerson, l’arrogante multi-miliardario, ex capo di Exxon, diventato diplomatico per Donald, o per il lungo braccio dell’Oscuro Stato Anglo-Sionista, chiede nientemeno che un genocidio in Venezuela. Solo pochi giorni fa, questo mostro disumano ha espresso piacere e soddisfazione per i nordcoreani che soffrono e muoiono di fame, perché le “sanzioni” stanno funzionando. Potete immaginare a quale livello l’umanità è sprofondata? Nessuno batte neanche un occhio per tali atrocità pronunciate dall’uomo di rappresentanza degli imperatori malvagi, per non parlare di andare sulle barricate. L’uccisione e il piacere dell’uccisione e della sofferenza e, non dimentichiamocelo, il massimo profitto aziendale estratto da tutto ciò, è diventato la nuova normalità. È l’azienda genocidio e la maggior parte degli occidentali ci convive abbastanza comodamente.

Mondo sveglia! – E’ mezzogiorno in punto! – Anche se non ha premuto fisicamente il grilletto, Tillerson è un assassino di massa per associazione,  per ordinarlo ad altri. Persone come Tillerson e tutti i suoi predecessori, i capi del Pentagono, quelli della CIA e, naturalmente, i capi esecutori, lo stesso Trump e i suoi predecessori, devono essere mandati prima davanti ad un tribunale come quello di Norimberga, dove lo stesso tipo di giustizia è amministrato come lo fu nel caso delle forze alleate quando mandarono a processo i nazisti dopo la Seconda Guerra Mondiale.

In effetti, molti dei crimini nazisti impallidiscono rispetto a ciò che le forze degli Stati Uniti e della NATO, oltre a quelle dei loro vassalli europei, stanno commettendo, come hanno fatto anche nel corso del secolo scorso, in tutto il mondo, in Africa, in Asia, in Sud America, genocidio oltre i limiti. Trump minaccia la guerra con “fuoco e furia”, Tillerson incita al colpo di stato militare in Venezuela e al rovesciamento del governo siriano legittimo e democraticamente eletto e, naturalmente, l’Iran è sempre nel mirino, in barba all’accordo nucleare firmato e sigillato dai 5 + 1 il 14 luglio 2015 a Vienna. Nessun accordo, nessun contratto, nessuna promessa è mai onorata da Washington. Chi è il prossimo? Forse la Bolivia e, naturalmente, Cuba, dove le nuove relazioni diplomatiche appena stabilite con l’ambasciata americana rinnovata a L’Avana non sono altro che un cavallo di Troia vagamente velato?

Prendiamo ad esempio gli insulti e le provocazioni senza fine di Washington verso la Russia, con le forze statunitensi e della NATO lungo i confini con la Russia, nei Paesi Baltici, nell’Europa orientale e nel Mar Nero. Se non fosse per il Presidente Putin e per il suo altrettanto saggio e savio ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, potrebbe essersi già verificato un sanguinoso scontro tra Stati Uniti e Russia.

Quando Nikki Haley ha chiesto apertamente di rovesciare il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas, un alto funzionario palestinese presso le Nazioni Unite le ha detto di “stare zitta”. Ben detto. È tempo che il mondo abbia il fegato di dire ai criminali guerrafondai come Tillerson di tacere, quando chiedono golpe militari nei paesi che vogliono soggiogare, come il Venezuela e Cuba, le uniche vere democrazie nell’emisfero occidentale. Le uniche vere democrazie, queste non sono le mie parole, anche se le sottoscrivo pienamente, sono le parole di un intellettuale di spicco, il professor Noam Chomsky.

Se qualcuno si preoccupasse di capire quale sia il processo sofisticato della democrazia di rappresentanza del popolo in Venezuela, sicuramente li colpirebbe che la nostra democrazia in stile occidentale, una persona-un voto, totalmente manipolabile, e categoricamente manipolata, è un marchingegno del lontano passato che proviene dalle favole. Simili processi articolati e puliti sono la regola nelle elezioni cubane.

La CIA, in tandem con il Mossad ed con altri servizi segreti, oltre alla NATO, recluta, addestra, finanzia ed arma terroristi mercenari per fare lo sporco lavoro di Washington. Il Pentagono, la CIA, il Dipartimento di Stato e la NATO non si fermeranno prima che venga raggiunto il “cambio di regime” in Siria, o prima che il Venezuela soccomba alla calunnia costante, al ricatto, alle manipolazioni valutarie e ad una miriade di altre pressioni dall’esterno; e prima che la Russia e la Cina siano sottomesse, a meno che questo impero, sempre più indebolito, non si auto-distrugga. E alla fine potrebbe succedere. Ma quante altre persone dovranno morire prima che il mostro morda la polvere e lasci che la vita e la natura si evolvano e si sviluppino per portare pace ed uguaglianza nel mondo?

Diciamolo ancora: l’unico paese al mondo che commetta un costante genocidio facendola franca, è la nazione eccezionale, gli Stati Uniti d’America. Noi, il Popolo, dobbiamo e ancora possiamo metterci fine.

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Articolo di Peter Koening pubblicato su The Saker il 6 febbraio 2018
Traduzione in italiano di Pappagone per SakerItalia