Mohamed Dihani, Omar Zein Bachir
Il governo del Marocco ha interrotto le relazioni diplomatiche con la Repubblica islamica dell’Iran. L’annuncio è stato dato dal ministro degli Esteri marocchino, Nasser Bourita, in una conferenza stampa. Il ministro giustifica la decisione con un “supposto sostegno” da parte del movimento libanese di Hezbollah, alleato dell’Iran, al Fronte Polisario. Allo stato dei fatti, l’Iran ed Hezbollah appoggiano diplomaticamente la causa saharawi, ma va chiaramente sottolineato che fra il Marocco e il Fronte Polisario vige un accordo di cessato il fuoco. Questa circostanza, rigorosamente rispettata dal Polisario, esclude la necessità di ricevere addestramento militare e fornitura d’armi da qualsiasi paese. Secondo una fonte ben informata, l’annuncio della rottura dei rapporti con Teheran non avrebbe nulla a che vedere con il sostegno iraniano al movimento saharawi, perché, se così fosse, il Marocco non avrebbe ripristinato i rapporti con Cuba, che riconosce il Fronte Polisario e sostiene la causa saharawi. La verità è che le relazioni del Marocco con l’Arabia Saudita hanno attraversato un periodo di fluttuazioni e tensioni, soprattutto a causa delle relazioni che il Marocco intratteneva con l’Iran e del gioco di equilibrio tra il Qatar e la coalizione dei quattro paesi arabi. All’Arabia Saudita la posizione del Marocco è costata parecchio, anche nell’ambito della sua candidatura alla Coppa del Mondo. Secondo per la stessa fonte, la presente crisi diplomatica avrebbe origine da una cena, a Parigi due settimane fa, cui partecipavano il re del Marocco, il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohamed Ben Salman, e il suo protetto libanese, Saad Hariri. La decisione di rompere i rapporti con Teheran è stata presa quasi certamente durante questo incontro. Il re del Marocco, Mohamed VI, ha dato rilievo nell’annuncio a due obiettivi: migliorare le relazioni con Riyadh e avvicinarsi all’amministrazione Trump. Ciò gli aprirebbe le porte di Washington, poiché la questione del Sahara occidentale tornerà in ottobre al Consiglio di sicurezza dell’ONU. In questo modo il Marocco cerca di conquistare una posizione americana a suo favore.
[…] Fonte: www.ancorafischiailvento.org […]