Francesco Cecchini

MARIELLE FRANCO

Secondo Front Line Defenders, che utilizza i dati della Pastoral Land Commission, il Brasile è uno dei paesi dove si assassinano di più i difensori dei diritti umani. Solo nel 2017 sono state registrate 70 esecuzioni. In alcuni casi è adirittura direttamente coinvolta la polizia, per esempio nel massacro di Pau D’arco, con l’omicidio di dieci lavoratori rurali a Pará nel 2017. Il Brasile si trova assieme a Colombia, Messico e Filippine, dove si  concentrano la maggior parte degli omicidi.

La brutale esecuzione della consigliera comunale Marielle Franco (PSOL) e del suo autista Anderson Gomes è avvenuta oltre quattro mesi fa e ancora non si sa chi li ha uccisi e chi li ha fatti uccidere. Marielle  aveva 38 anni era di sinistra, femminista, nera, sociologa, consigliera comunale a Rio de Janeiro e attivista per i diritti umani e delle persone. E’ stata uccisa la notte tra il 14 e il 15 marzo mentre rientrava nella sua casa nel Complexo do Maré, un agglomerato di favelas a Rio de Janeiro dove vivono almeno 130.000 persone.

Il caso di Marielle riunisce due caratteristiche : era un difensore dei diritti umani, che operava nelle favelas e nelle periferie di Rio, e vi è il forte sospetto che gli agenti di stato siano coinvolti, dato il grado di professionalità e l’arma usata – uno Mitragliatrice HK MP5, di alta precisione e utilizzata dalle forze di polizia d’élite.  I famigliari, amici e compagni sostengono: &Dobbiamo chiedere una risposta adeguata, non possiamo aspettarci un anno o due di impunità per mobilitarci&. Marielle era una consigliera, quindi l’omicidio non era solo un attacco ai diritti umani, ma anche alle istituzioni democratiche.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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