Francesco Cecchini

CARTA D’IDENTITA’.                                  

Titolo: United Business of Benetton

Autore: Pericle Camuffo

Prefazione: Stefano Apuzzo, Edgar Meyer e Nicola Atalmi

Editore: Stampa Alternativa

Collana: Ecoalfabeto. I libri di Gaia.

Anno: 2008

Pagine: 220

UNITED BUSINESS OF BENETTON. SVILUPPO INSOSTENIBILE DAL VENETO ALLA PATAGONIA, è un libro-dossier che racconta la verità sulla famiglia Benetton, che è poi una multinazionale. Dietro l’immagine pubblica vi sono sfruttamento, violazione dei diritti umani, povertàcorruzione. Il libro-inchiesta smaschera quello che la multinazionale Benetton vorrebbe far credere che è, ma non è.

Benetton si è arricchita e si arricchisce legando la proria immagine a tematiche sociali forti e progressiste,  sfruttandole per aumentare il proprio profitto.

La valorizzazione dell’immagine iniziò nel remoto 1982, quando Luciano Benetton incontrò Oliviero Toscani, un fotografo di moda. La pubblicità iniziale ha uno stile convenzionale e mostrano gruppi di giovani che indossano capi Benetton. La scintilla scatta nel 1984, quando nei poster e nelle pagine dei periodici si cominciano a vedere gruppi di adolescenti di varia provenienza etnica che mostrano di andare d’amore e d’accordo tra di loro, con ciò superando simbolicamente le intolleranze e le tensioni – razzistiche, religiose, politiche – che da sempre intossicano l’umanità. E così via fino ai giorni nostri. NUDI COME SAN FRANCESCO, il nuovo spot di Toscani per Benetton che cita il poverello di Assisi. La foto, in armonia con stile comunicativo dell’azienda, vede protagonisti 9 ragazzi e ragazze, nudi, di diversa etnia, stretti in un abbraccio. Alla foto si aggiunge un video di 3 minuti.  Il testo inizia citando il Santo di Assisi e i primi versi del Cantico delle creature.: Nudi come San Francesco che si spogliò degli abiti e delle ricchezze del demonio, e nudi come tutte le creature del suo Cantico delle Creature:  Laudato sii mi signore per sora nostra madre terra.. La campagna punta la lente sull’attualità, contro il razzismo, le guerre e i conflitti, sostenendo i valori della libertà, dell’ugaglianza, etc.,etc..

Pericle Camuffo con la sua inchiesta mette in rilievo le contraddizioni tra campagne pubblicitarie e la realtà economico e finanziaria dei Benetton. «Dopo un mio viaggio in Patagonia ho deciso di scrivere un libro – ha affermato Pericle Camuffo – Prima di mettermi al lavoro mi sono documentato sulle zone che avevo visitato. E ho scoperto cosa Benetton faceva e fa tuttora in quelle zone. L’indignazione mi ha portato a mettere insieme in un libro tutte queste informazioni».

A scorrere le pagine del libro di Pericle Camuffo, United business of Benetton, Sviluppo insostenibile dal Veneto alla Patagonia, si capisce cosa è stato ed è il gruppo trevigiano di origine. Ha creato un sistema di sub-sub-subappalti dove i contoterzisti vengono tenuti strettamente sotto controllo e scaricano i costi delle condizioni imposte da committente sulla pelle dei propri lavoratori. Ha esportato sempre più lontano il modello di sfruttamento sperimentato all’inizio sui suoi fornitori veneti: prima nel meridione d’Italia, poi nell’Europa del Sud e dell’Est, in Nord Africa e infine in Estremo Oriente. Si è ostinato a negare qualsiasi coinvolgimento tutte le volte che venivano a galla le reali condizioni di lavoro nelle sue subforniture, sia che si trattasse di sottosalario a Bronte che di lavoro minorile in Turchia o di stragi operaie a Dacca. Ha abbandonato un territorio quando non gli serviva più, o lo considerava troppo oneroso, come la fabbrica di Chalons en Champagne, in Francia, perché erano state introdotte le 35 ore lavorative settimanali. Ha intascato finanziamenti pubblici. Tutto questo coperto da campagne pubblicitarie internazionali all’insegna  dell’impegno sociale. Camuffo ci descrive tutto questo, dagli esordi del gruppo fino al 2008.

Il libro andrebbe ripubblicato aggiornato con le vicende del gruppo Benettn dal 2008 al 2018, innanzitutto raccontando le recenti responsabilità per il crollo del viadotto Morandi a Genova.

NOTA BIOGRAFICA,NON AGGIORNATA,  DI PERICLE CAMUFFO.

Pericle Camuffo, insegnante e ricercatore freelance, si occupa di letteratura italiana del Novecento con particolare attenzione all’elaborazione dei concetti di frontiera e di alterità. Ha pubblicato studi monografici, saggi e articoli su diverse riviste letterarie. Di Biagio Marin ha curato i carteggi con Gino Brazzoduro e Giuseppe Prezzolini ed il volume Scritti goriziani 1920 – 1923. Nel 2000 ha pubblicato il libro Biagio Marin, la poesia, i filosofi che gli è valso il Premio Nazionale “Biagio Marin” nella sezione dedicata alla saggistica. Ha inoltre pubblicato libri e reportage di viaggio, racconti ed il libro-inchiesta United Business of Benetton. Sviluppo insostenibile dal Veneto alla Patagonia.

In rete vi è una versione pdf di UNITED BUSINESS OF BENETTON. Il link è il seguente:

http://www.stampalternativa.it/liberacultura/books/benetton.pdf

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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