Di  Ron Daniels

 

Con il tentato assassinio di una serie di leader Democratici e la selvaggia uccisione di 11 fedeli nella Sinagoga Tree Life a Pittsburgh avvenuta la settimana scorsa, gli Americani stanno assistendo auna dei più raccapriccianti periodi di odio e di terrore in tempi recenti. E, mentre si discute sul collegamento tra retorica e azioni degli individui, è assolutamente chiaro che il Presidente Trump, “l’uomo arancione,” ha deliberatamente alimentato le fiamme della paura, dell’intolleranza, del fanatismo, dell’antisemitismo e del neofascismo. I virus che hanno covato a lungo sotto la superficie, sono esplosi allo scoperto come una vendetta, con il tacito o esplicito incoraggiamento del “Presidente” degli Stati Uniti. Ha assunto questo comportamento immorale come mezzo per  “infiammare” la base allo scopo di mantenere la presa sulla Camera dei Rappresentanti e sul Senato. Lo scopo di Trump, e quello della cerchia che lo sopporta, è di fissare in legge un piano di azione reazionario, sancito dalla Corte Suprema.

Nominando Steve Bannon, Nazionalista bianco del movimento Destra Alternativa alla carica di  Capo Stratega Politico, l’Uomo Arancione ha segnalato dall’inizio che si sentiva a proprio agio avendo, a destra, l’appoggio delle forze piene di odio. Questa posizione è stata riaffermata quando si è rifiutato di condannare esplicitamente i Neo-Nazisti che hanno dimostrato/marciato a Charlottesville, scandendo senza vergogna slogan antisemitici e caricando violentemente i ranghi dei pacifici contromanifestanti.

La replica ignobile di Trump a questo comportamento pieno di odio è stato che c’erano agitatori da “entrambe le parti!”

Nei suoi tweet e nelle “sceneggiate” durante i comizi, ha attaccato incessantemente gli immigrati definendoli criminali, membri di bande, assassini e violentatori; ha umiliato  un giudice di origine messicana, ha denigrato i giocatori della National Football League (NFL) che avevano protestato durante l’esecuzione dell’Inno Nazionale e la maggior parte dei quali era di colore; ha apertamente fatto capire che andava bene picchiare gli oppositori ai suo comizi e ha lodato funzionario Repubblicano eletto per avere sollevato e gettato a terra un reporter, ecc., ecc., ecc., ecc.  Anche il suo attacco contro “le notizie false dei media” è stato feroce e implacabile e ha causato il timore tra i giornalisti di poter essere aggrediti durante i suoi comizi.

Questo è l’odio che ha stimolato Cesar Savoc Jr. un sostenitore rabbioso, frustrato, folle dello “Uomo Arancione”, a mandare lettere esplosive a molti preminenti Democratici e critici di Trump – al Presidente Obama, a Hillary Clinton, alla deputata Maxine Waters, al Senatore Kamala Harris, a George Soros, a Robert DeNiro, tra gli altri. Sono state mandate bombe anche alla CNN. Non è un caso che ognuna di queste persone e la CNN siano state obiettivi frequenti del veleno dell’Uomo Arancione. Anche i post di Sayoc sui media sociali hanno rivelato un profondo odio per gli Ebrei, i neri, gli immigrati gli LGBTQ.

Questo è l’odio che ha prodotto un’atmosfera frenetica, pervasa da paura che ha reso facile che un simpatizzante neonazista rabbioso, pieno di odio, Robert Bowser, uscisse dall’ombra e uccidesse 11 ebrei mentre pregavano nella quiete della loro Sinagoga. E’ un antisemita che era furioso anche a causa della “Carovana” che avanzava verso il confine degli Stati Uniti formata da persone che l’uomo Arancione aveva falsamente indicato come criminali pericolosi che cercano di “invadere” il nostro paese. Ha preso di mira la Sinagoga Tree of Life  (Albero della vita) perché i membri di quella collettività erano andati fino al confine con il Messico per fornire conforto e rifugio agli “invasori.” Entrambi questi individui pazzi consideravano i loro attacchi pieni di odio azioni patriottiche per conservare la purezza e la grandezza dell’America!

La tragedia è che l’uomo Arancione non nostra alcun segno di cambiare il suo tono o la sua retorica velenosa. Si è rifiutato di citare il nome di nessuno degli obiettivi dei pacchi bomba di Sailoc o di fare una telefonata ad Obama come gesto di rassicurazione. Quando gli è stato chiesto da un giornalista se intendeva parlare a qualcuna delle persone prese come obiettivo, ha risposto: “”penso di tralasciarla.” “Apparire civile” o “agire” in modo presidenziale come fa occasionalmente, quando è nel copione, rischierebbe di deludere la sua base e quindi le prospettive che non parteciperebbero al voto nei numeri massicci necessari a tenersi stretti la Camera e il Senato. E’ al di sotto della sua dignità perché lui non ha dignità, non conosce vergogna quando si tratta di propagandare se stesso e la retrograda agenda Repubblicana. Anche mentre  sto scrivendo articolo, in un’intervista a Fox News,Trump ha definito Andrew Gillum, il sindaco afro-americano di Tallahasseee, in Florida, e candidato alla carica di Governatore, “un ladro freddo come una pietra”, un fischietto da cani razzista che si prevedeva che avrebbe infiammato la base in una competizione inaspettatamente combattuta.

La tragedia è che la vasta maggioranza dei funzionari eletti si rifiutano di denunciare l’odioso comportamento dell’uomo Arancione, o perché  temono che la sua base  si rivolterà contro di loro e non li eleggerà più, o perché sono disposti a stare zitti perché sta facendo accettare la loro agenda reazionaria. Trump ha anche un alto indice di gradimento nella sua base perché sono disposti a non fare caso al suo comportamento brutto, amorale e  immorale fino a quando “realizza le cose” riguardo a problemi come “il muro”, porre fine all’Obamacare, allentare le regole sugli affari, allentare le regole ambientali, minare il diritto di una donna a scegliere, contrastare i diritti di LGBTQ. Secondo l’establishment Repubblicano e per la base dei sostenitori dell’uomo Arancione, i mezzi giustificano il fine. Dopo tutto, per lo meno, “i treni saranno puntuali” se Trump e le sue coorti potranno restare al potere.

I vili mezzi di Trump non giustificheranno mai il fine. In effetti, il suo comportamento sconsiderato e pericoloso impedisce qualunque ragionevole obbligo a rispettarlo in quanto occupa la carica di Presidente degli Stati Uniti. La persona e la caria si sono fuse per diventare un obbrobrio di proporzioni epiche; un obbrobrio che deve essere spazzato via dal potere con una giustificata azione non violenta.

La mia impressione è che milioni di persone siano arrabbiate, frustrate, disgustate e stufe a causa del comportamento del “Presidente” e della sua congrega di opportunisti. La rabbia e il disgusto non bastano, però a liberare questa nazione dalla piaga del Trumpismo. La rabbia e il disgusto possono essere la spinta per mobilitare una massiccia Onda Arcobaleno di virtuosi guerrieri per la giustizia, decisi a usare i loro voti il 6 novembre, giorno delle elezioni, per iniziare di lavaggio, di pulizia di   questa nazione dal Trumpismo. Il 6 novembre 2018 deve segnare il giorno in cui una    Onda Arcobaleno o dei  guerrieri virtuosi avrà fatto importanti passi verso la avanzata di una politica di dignità, libertà, giustizia, uguaglianza e di opportunità per tutti in questa nazione; passi verso una politica di trasformazione sociale!

Il Dottor Ron Daniels è il presidente dell’Institute of the Black World 21st Century e

Distinguished Lecturer al College York dell’Università di New York. I suoi articoli e saggi sono pubblicati anche sul sito web IBW (www.ibw21.org) e www.northstarnews.com. La sua trasmissione radio settimanale, Vantage Point, si può ascoltare il lunedì dalle 15 alle 17 su WBAI, 99.5 FM, Pacifica a New York, in live streaming, tramite WBAI.org. Per mandare un messaggio, organizzare interviste per i media, il Dottor Daniels può essere contattato per email su info@ibw21.org.

Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: https://zcomm.org/znetarticle/trumpism-the-hate-that-produces-hate

Originale: non indicato

Traduzione di Maria Chiara Starace

Traduzione © 2018  ZNET Italy – Licenza Creative Commons  CC  BY – NC-SA  3.0

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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