Il governo sta perseguendo politiche che non sono semplicemente neofasciste e crudeli, anche se sono certamente così, ma sono folli.

di Sean O’Grady – The Indipendent

Coloro che gli Dei desiderano distruggere, prima diventano matti. Così recita il vecchio proverbio, e se è così, allora la prospettiva per l’Italia è davvero triste.

Nell’Italia di oggi, a quasi un secolo dalla marcia di Roma di Mussolini, si è insediato nella sua capitale un governo che fa del buffone Benito Mussolini il modello stesso di statista. Sta perseguendo politiche che non sono semplicemente neofasciste e crudeli, anche se sono certamente così, ma sono pazze.

L’ultima eccentrica proposta del Ministro dell’interno e vice Primo ministro, Matteo Salvini, è di chiudere i negozi “etnici” alle 21:00. Questo perché, a suo avviso, alcune attività, “quasi tutte gestite da cittadini stranieri”, si trasformano in “ritrovo di ubriachi e spacciatori” la sera.

Inoltre, Salvini, che sta diventando famoso in tutto il mondo come una sorta di mini-me, Donald Trump, aggiunge che tali negozi sono pieni di “persone che bevono birra, whiskey fino alle tre del mattino” e che “pisciano e cagano” per strada.

I lettori potrebbero ricordare il boicottaggio dei negozi e delle attività commerciali ebraiche perseguito da Hitler negli anni ’30 e i vari coprifuoco imposti alle minoranze razziali dai tiranni nel corso della storia. Il bizzarro coprifuoco in Italia è solo l’ultimo di una serie di misure volte a trasformare l’intero paese in quello che potrebbe essere definito un “ambiente ostile” per rifugiati, richiedenti asilo e migranti economici. Un “censimento” dei Rom, il rifiuto di salvare i migranti dalle barche che affondano nel Mediterraneo e la minaccia di arrestare i sindaci locali che cercano di accogliere i rifugiati nelle loro città e villaggi spopolati, sono alcuni degli altri recenti attacchi ai diritti umani. L’Italia guida la corsa del mondo nel ridurre le libertà civili, se non altro.

Spesso pensiamo che il fascismo sia un affare da cinegiornale, in bianco e nero, con leader in preda a ridicole uniformi che andavano in giro in un tempo lontano. I fascisti di oggi sono piuttosto diversi, con le loro camicie a collo aperto e profili di social media. Eppure la filosofia è identica. C’è lo stesso disprezzo per la democrazia, oggi etichettato come “l’establishment”. I politici tradizionali sono vilipesi come falliti corrotti e in cerca di tornaconti personali, proprio come lo erano negli anni ’20 e ’30. Gli “stranieri”, in patria e all’estero, sono accusati di problemi economici complessi. Il protezionismo è offerto come una soluzione rapida; il libero scambio è frainteso e disprezzato. Le organizzazioni internazionali, come l’ONU e l’UE, sono attaccate per la loro “interferenza” negli affari interni.

Nessuno, si spera, pensa che Salvini e i suoi amici stiano per invadere l’Abissinia o l’Albania, ma sono certamente pericolosi e una minaccia per l’armonia dell’Europa, combattuta e forgiata negli ultimi sette decenni dall’ultima volta che i fascisti ci hanno detto che loro avevano tutte le risposte. In Polonia, in Ungheria, nella Repubblica Ceca, i fascisti gestiscono interi paesi. In posti come l’Austria e la Danimarca condividono il potere o vi sono vicini. In Francia il Fronte Nazionale si sta reinventando. In Germania sappiamo cosa è successo; l’ascesa dell’AFD ha spinto i due principali partiti in una disagiata grande alleanza permanente, spremendo la vita dai socialdemocratici e lasciando i neo-nazisti come l’opposizione non ufficiale. Lo stesso sembra accadere in Svezia.

Anche nella prospera Baviera, la fede nei partiti tradizionali sta evaporando, anche se in questo caso alcune sacche di malcontento fluiscono verso i Verdi più benevoli. Le elezioni per il Parlamento europeo del prossimo anno sembrano destinate a trasformare quel parlatorio in una gigantesca penna da gioco per ciambelle e razzisti più o meno chiusi.

Se fosse stata una questione di buongiorno per gli italiani che non riuscivano a trovare un negozio di kebab in una serata, sarebbe già abbastanza brutto. Se Salvini fosse solo, sarebbe comunque una cosa preoccupante. Ma non lo è, e ha amici, alleati e copie in tutto il continente. Ecco perché il paventato coprifuoco per i negozi etnici italiani è ancora più allarmante.

http://www.sinistraineuropa.it/approfondimenti/sotto-i-nostri-occhi-italia-sta-diventando-uno-stato-fascista/