GRILLINA ELISABETTA TRENTA IN AFGHANISTAN IN TUTA MIMETICA
Francesco Cecchini
Il 18 aprile 2017 in conferenza stampa a Montecitorio Alessandro Di Battista, parlamentare M5S, presentando il programma esteri del Movimento 5 Stelle aveva affermato: & Li abbiamo visti i risultati dei bombardamenti. Ci sentiamo più sicuri oggi a distanza di tanti anni di contrasto al terrorismo fatto esclusivamente con le bombe? Il Movimento 5 Stelle vuole difendere i propri confini, e per quello chiediamo il ritiro delle truppe dall’Afghanistan. E lo faremo come forza di governo. Prendeteci sul serio“.
Luigi Di Maio, lo scorso febbraio parlando del programma pentastellato di governo, aveva confermato le dichiarazioni di Di Battista: &Noi del Movimento 5 stelle pensiamo che il contingente italiano non debba più restare in Afghanistan. Sono fermamente convinto della presenza dell’Italia nella Nato ma ci sono missioni internazionali su cui è meglio essere chiari perché l’ambiguità dei governi passati non ce la possiamo permettere. In Afghanistan i soldati sono esposti a rischi inutili&.
MILITARI ITALIANI IN AFGHANISTAN
Ora ministro degli Esteri del governo M5s-Lega è Moavero Milanesi, ex Ministro degli affari europei nel governo Monti, un filo Nato duro e puro.
Alcuni giorni fa la grillina Adriana Trenta, ministro della Difesa in missione in Afghanistan ha visitato il comando di Harat a guida italiana Al suo arrivo ad Herat la titolare del dicastero è stata accolta dal Generale dell’U.S. Army Austin Scott Miller, Comandante della missione Resolute Support, dal Vice Comandante, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Camporeale. Durante la visita a Kabul ha incontrato il Presidente della Repubblica Ashraf Ghani, il Primo Ministro Abdullah Abdullah ed il Ministro della Difesa afgano Generale Tariq Shah Bahrami. Come il suo collega Ignazio La Russa, ministro della Difesa prima di lei si è presentata in tuta mimetica.
Sopratutto con la visita e le parole pronunciate Elisabetta Trenta ha smentito quanto dichiarato non molto fa da Di Battista, De Luigi e altri leader pentastellati
Il governo Renzi aveva programmato un ritiro di 200 soldati, il governo gialloverde ne ritirerà la metà, cento. Al momento, tra Herat e Kabul, vi sono 900 militari, che resteranno 800, 148 messi terrestri e 8 mezzi aerei. Il contigente italiano resta per il momento il terzo contingente per numero di uomini dopo Usa e Bretagna, ma se gli Usa ritireranno parte dei loro militari e possibile che diventi il secondo. Il governo M5s Lega è giallo verde ma con una forte sfumatura grigio. Un bell’ esempio di coerenza.
Piacerà tutto ciò ai molti che avevano creduto alle parole di Di Battista e Di Maio, che promettevano di ritirarsi dall’Afghanistan?
E’ vergognoso, incoerente,e’ gravemente incoerente ,il comportamento del governo gialloverde sul ritiro delle forze armate italiane,(900 uomini)dall ‘inferno afgano!!!Una presenza militare assurda,fatta solo per compiacere i padroni amerikani,che e’ costata la vita di decine di soldati italiani e circa 9 miliardi di euro!!!