Aggiornamento dai fronti siriani del 7-5-2019

Sacca di Idlib
Sono proseguiti oggi i pesanti combattimenti iniziati ieri.
L’esercito siriano ha dovuto respingere diversi tentativi di assalto da parte delle formazioni jihadiste.
Le posizioni strategiche di ieri sono state mantenute, nonostante la violenza e la decisione di questi attacchi, come abbiamo scritto ieri, si trovano di fronte delle truppe preparate, alcune unità sono addestrate addirittura a livello di corpo scelto, merito dei generosi paesi finanziatori e organizzatori della guerra in Siria, che intendevano usarli per rovesciare il governo democraticamente eletto.
I fatti di oggi.
Questo pomeriggio le truppe siriane hanno attaccato nuovamente le postazioni nemiche site presso alcuni villaggi, Tell Sakher era nuovamente nel loro mirino, l’altura domina la pianura che circonda le roccaforti di Kafr Nabudah e Al Habit.
Sono giunti rinforzi da diverse formazioni filo-turche, che sono presenti in zona, le NLF (National Liberation Front) per contrastare l’attacco, anche se si tratta di una fase iniziale, di studio potremmo definirla.
Imponente il supporto aereo russo. Ricordiamo che le Unità Tigre sono molto ben addestrate a coordinarsi con le forze aeree russe, al fine di ottimizzarne l’apporto strategico sul campo di battaglia.
I bombardamenti pesanti, ad opera dei caccia bombardieri russi Su-25, Su-34, ed SU-24, sono imponenti e tremendamente efficaci.
I nemici vengono individuati grazie all’attacco siriano e una volta scoperti i nidi di mitragliatrice e le posizioni fortificate può intervenire l’aviazione e colpirle causando ingenti perdite ai nemici.
Inoltre gli attacchi siriani costringono i terroristi a svelare la catena di rifornimenti al fronte, rivelando la posizione di depositi di armi e munizioni e i centri comando.
Tutte informazioni che nei prossimi giorni o ore, verranno messe a frutto per demolire pezzo per pezzo la tenuta delle difese della “fortezza Idlib”.
L’esercito siriano quindi oggi è riuscito in due importanti compiti, il primo, naturalmente era quello di mantenere le posizioni prese eri, ed è stato eseguito, il secondo proseguire nel lavoro di ricerca degli obbiettivi e una volta emersi, individuarli e colpirli, immediatamente o quanto prima.
Infliggere danni con costanza sfianca le difese , presto saranno indebolite a sufficienza da non poter reggere ad un assalto di proporzioni maggiori e dovranno arretrare.
Come abbiamo visto l’anno scorso, le difese dei gruppi terroristici non avevano grande profondità e una volta superate le prime linee dopo pochi Km nelle retrovie i qaedisti con anche i turcomanni, non riuscivano più a ricomporre una linea di difesa in grado di fermare e stabilizzare un nuovo fronte da opporre ai siriani.

https://www.youtube.com/watch?v=ngwCn2JDogc

Mentre scriviamo però arrivano notizie poco rassicuranti sulla crisi USA Iran.
Ieri si sono incontrati su terreno neutrale, presso Helsinki, il segretario di stato Pompeo ed il Ministro degli esteri Lavrov.
Molti ritengono che il tema principale sia stato il Venezuela, dopo i ripetuti e clamorosi fallimenti di Guaidò che è senza seguito e senza alcuna influenza nel Paese, ma in realtà temo che abbiano discusso prioritariamente della questione IRAN.
Gli USA infatti in spregio di ogni accordo sottoscritto anche da loro e contro ogni diritto internazionale hanno fatto scattare le misure di blocco contro le esportazioni di greggio iraniano, l’Iran ha il sostegno aperto della Cina come della Russia, anche l’India e la Turchia hanno reso noto di voler proseguire liberamente a commerciare petrolio ed altri beni con il Paese persiano.
Inoltre le nuove misure punitive contro i beni importati negli USA dalla Cina creano nuova tensione tra i due Paesi e nelle borse mondiali.
I colloqui si sono protratti per tutto il giorno e stamane sono ripresi, in maniera serrata.
Oggi pomeriggio si sono salutati e hanno preso il volo verso le loro destinazioni, ma Pompeo ha annullato altri impegni in Europa ed è volato a Baghdad, non ne conosciamo le ragioni.
Contemporaneamente la rotta del gruppo d’attacco della CVN-75 Abramo Lincoln, annullava la prevista sosta a terra, era prevista la Croazia, per proseguire la rotta verso il canale di Suez.
Destinazione i mari insidiosi attorno alla penisola Saudita.
Ci ha preoccupati ancora di più sapere che il ministro degli esteri Mohammad Javad Zarif ha preso un volo, in piena notte, alla volta di Mosca.
Del tutto inusuale l’orario, e i tempi. 
La messa in stato di allerta delle basi aeree americane nelle zone interessate e lo spostamento presso alcune basi nello scacchiere di bombardieri strategici B2, in numero imprecisato ma crediamo si tratti di almeno 2 e 4 B52 non ci ha di certo rasserenati.
Per stanotte è tutto
A domani.
Stefano Orsi

https://www.rt.com/news/458627-b52-middle-east-iran/

http://parstoday.com/…/world-i187985-lavrov_risponde_brusca…

https://www.rt.com/news/458646-pompeo-iraq-surprise-visit/

http://parstoday.com/…/middle_east-i187986-iraq_segretario_…

Di AFV

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