Stop al saluto romano che rimanda all’ideologia fascista. Il gesto, che evoca valori politici di discriminazione razziale e di intolleranza è reato, anche se non é accompagnato da alcuna violenza: perché la legge è finalizzata ad una tutela preventiva, tipica dei reati di pericolo. Partendo da questi principi la Cassazione, con la sentenza 21409, ha confermato la condanna per un avvocato “nostalgico” del regime che, nel corso di una seduta del Consiglio comunale di Milano, in occasione della presentazione del “Piano Rom” aveva steso il braccio accompagnando il gesto con la frase “presenti e ne siamo fieri”
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