Francesco Cecchini

Discarica della diga di Itaipú


Il popolo paraguaiano si è mobilitato in varie parti del paese per respingere l ‘”accordo segreto” firmato dal governo con il Brasile sulla gestione dell’energia di Itaipú. L’accordo è stato firmato lo scorso 24 maggio, ma il contenuto è stato reso pubblico solo alla fine di luglio. Il presidente dell’ANDE (Administración Nacional de Electricidad) Pedro Ferreira, ex presidente della (Ande), ha dato le dimissioni il 24 luglio perchè in disaccordo con quanto stabilito, dando inizio alla crisi. Secondo Ferreira, il governo di Mario Abdo Benitez si accingeva a firmare un’intesa che impegnava il Paraguay ad acquisire più energia di quella necessaria. L’ex direttore di Ande ha inoltre denunciato un comportamento estorsivo da parte della compagnia elettrica di Stato brasiliana Eletrobras, che lo scorso mese di dicembre avrebbe direttamente smesso di pagare l’energia utilizzata.
Ad Asunción alcune strade sono state bloccate e a Caaguazú è stata chiusa la Route 2. Anche il premier Mario Abdo Benítez è stato contestato direttamente e una manifestazioni si sono fatte di fronte al Parlamento.

Manifestazione di protesta ad Asunción


Conclusione. – Il governo del Paraguay chiederà ufficialmente a quello brasiliano di annullare un accordo bilaterale firmato lo scorso mese di maggio sullo sfruttamento dell’energia prodotta dalla centrale idroelettrica binazionale di Itaipú. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Luis Alberto Castiglioni, nel corso della notte di ieri attraverso un messaggio alla stampa. “Abbiamo chiesto al Brasile una riunione di alto livello per questa settimana dove chiederemo l’annullamento dell’accordo bilaterale e la ripresa delle riunioni tecniche”, si legge nel comunicato emesso dal governo di Asunción. Da notare che dopo la dichiarazione anche Luis Alberto Castiglioni ha presentato le dimissioni.
Il link con il precedente articolo pubblicato su ancora Fischia il Vento è il seguente:
https://www.ancorafischiailvento.org/2019/06/15/la-diga-di-itaipu-subimperialismo-del-brasile-e-dipendenza-del-paraguay/

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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