TOMASO MONTANARI, Intellettuale, professore dell’Università di Siena:

L’intervista ad Argiris Panagopoulos è stata pubblicata nel quotidiano di SYRIZA “Avgi”, Domenica 18 agosto 2019.

“Bianchi cristiani ed europei contro neri, musulmani ed ebrei: questo è il comune denominatore da Hitler e Mussolini fino a Salvini”.

Luigi Di Maio ha seguito la tattica di Matteo Salvini ed è apparso in costume in spiaggia, mente la crisi di governo rischia di diventare una… commedia all’italiana, con i suoi protagonisti in attesa del discorso del presidente del consiglio Conte il 20 agosto in Senato per cominciare a chiarire la situazione…
Dalla Lega e dal Movimento Cinque Stelle fino al Partito Democratico, tutti stanno aspettando l’ultima parola dal Presidente della Repubblica Mattarella, (anche se non è ancora chiaro se Conte fará direttamente il rimpasto, come chiede Salvini). Mattarella condurrà l’Italia alle elezioni anticipate- come lasciano intendere a volte Di Maio e il segretario del Partito Democratico Zingaretti – o ci sarà un nuovo governo di coalizione, del M5S e del Partito Democratico, come chiede Renzi?
“Salvini e Di Maio hanno dimostrato di non poter risolvere gli enormi problemi del Paese e il diviso Partito Democratico fa parte della crisi e non della sua soluzione. Salvini con le sue caratteristiche neonaziste si è dimostrato una persona instabile, mentre il M5S è scomparso dalla scena politica. Sfortunatamente, purtroppo, in Italia non esiste una Sinistra che esprima l’ampia percentuale del 50% dei cittadini che non votano e recuperi coloro che votano per qualcos’altro con la logica del voto utile o perduto”, ha detto ad “Avgi” Tomaso Montanari, il 48enne storico dell’arte, accademico e commentatore di arte, cultura e politica nei maggiori quotidiani italiani.
Montanari è stato uno dei protagonisti del referendum nel 2016 contro la “contro”-riforma costituzionale di Renzi, l’anno successivo è stato eletto presidente di Libertà e Giustizia ed è stato un importante protagonista dello sforzo all’unità delle sinistre. Un tentativo fallito, che ha portato a nuove sconfitte quelli che hanno seguito le sue parti.

  • Sembra che Salvini non riuscirà a diventare una specie di satrapo dell’Italia …
    Per caratterizzare Salvini, vorrei iniziare dal fatto che sembra una persona con una personalità molto instabile, una persona che non riesce a capire cosa stia succedendo intorno a lui. Non ha capito che se avessimo proseguito a votare la riforma costituzionale per ridurre il numero dei deputati e dei senatori, non saremmo stati in grado di andare alle elezioni per diversi mesi. Forse per otto mesi o un anno. Quando ha visto che la mozione di sfiducia non stava andando bene, ha cambiato la sua tattica e ha accettato la riforma costituzionale. Entro 24 ore si è reso conto dell’assurdità di quanto stava facendo e ha cambiato di nuovo la sua linea. Questo è ciò che riportano i media e queste sono le informazioni che ho ricevuto da persone vicine alla Presidenza del governo. È sorprendente e imbarazzante la confusione, il dilettantismo e l’assurdità delle persone che attualmente tengono in mano le sorti del nostro paese.

-Possiamo dire che Salvini vuole non solo un governo di destra e di estrema destra con Berlusconi e Meloni, ma una svolta autoritaria – totalitaria dell’Italia?
Questo è l’obiettivo finale della Lega. È chiara e inequivocabile il suo tentativo per voler assumere tutti i poteri. Ce lo ha detto facendo riferimento alle frasi di Mussolini. Non è, ovviamente, il fascismo come lo abbiamo conosciuto, ma una sua nuova forma che cerca di muoversi avendo come asse la sua “personalità”.
In numerose ricerche giornalistiche e nel libro di Claudio Gatti “I demoni di Salvivi” è evidente che una componente importante della Lega ha connotazioni naziste, dai tempi di Umberto Bossi. Alcuni dei fondatori della Lega si sono ispirati al nazismo e alla sua ideologia, come quello che ha organizzato la fondazione della “Repubblica di Padania” sul Po con evidenti caratteristiche e rituali nazionalsocialisti, che per molti ingenui rappresentavano un evento folkloristico. Dei dirigenti della Lega hanno svastiche nei loro uffici. Esiste un’affinità ideologica della Lega con il nazismo.
A dire il vero, questo è l’unico nucleo ideologico con cui Salvini si identifica, proponendo la supremazia del popolo europeo bianco, minacciato dai neri e dai musulmani che importano in Europa gli… ebrei. Questo è il contenuto del “Mein Kampf” di Hitler senza la minima interpretazione errata. Salvini ci ha avvertito molte volte che dobbiamo salvare l’Europa bianca con le sue radici cristiane dai neri e dai musulmani e ci ha ripetutamente detto, come Orban, che odia Soros, che guarda caso è… ebreo. Bannon o Tarant, il carnefice nelle moschee della Nuova Zelanda dicono qualcosa di diverso? Tutti, incluso Salvini, fanno riferimento al “Mein Kampf” di Hitler.

-Solo che Salvini ha con sé un gran parte del popolo italiano, fino al 40% secondo qualche sondaggio d’opinione…
Dobbiamo essere un po’ più ottimisti, perché Salvini ottiene un terzo del 50% di quelli che vanno alle urne. Diciamo che in realtà rappresenta un quarto degli italiani, che comunque rappresenta una percentuale enorme per quello che sostiene. Ma c’è un altro 50% che non va alle urne. Alcuni vanno alle urne per evitare il peggio. La maggior parte dei cittadini italiani si trova in una situazione drammatica quando devono eleggere i loro rappresentanti.

-Ma Salvini ha governato o continuerà a governare con il M5S…
Il M5S era uno dei tanti partiti populisti europei creati affermando che “non appartiene né alla destra né alla sinistra”. Con l’eccezione di Podemos, che poi ha dichiarato di appartenere alla sinistra, tutti gli altri partiti populisti hanno finito per essere di destra. Alla fine devi andare a destra o a sinistra.
Il M5S ha ricevuto molti voti da quelli che rappresentavano la base della sinistra, gli sfruttati, i poveri, i lavoratori e i lavoratori subordinati. Tra i milioni di coloro che hanno votato il M5S vi sono membri e dirigenti del più grande sindacato dei lavoratori metalmeccanici, la FIOM, della più grande confederazione sindacale italiana, la CGIL, di molte e grandi associazioni e organizzazioni di sinistra e appartenenti allo spazio progressista e democratico.
Il M5S ha letteralmente tradito il loro voto. Di Maio mi aveva chiamato nel suo ufficio del vicepresidente della Camera per propormi poco prima delle elezioni parlamentari del marzo del 2018 di diventare ministro della cultura nel prossimo governo. Mi aveva personalmente garantito che non avrebbe mai fatto un governo con la Lega. Mi ha persino detto: “Sono napoletano e Salvini ha detto che il Vesuvio dovrebbe bruciarci. Non potrò mai entrare in un governo con la Lega “. Dopo le elezioni, molte delle persone che hanno votato per loro sono state letteralmente tradite.
D’altra parte, anche il Partito Democratico ha commesso errori, come con Renzi, che ha affermato che invece di allearsi con il M5S e formare un governo con loro, avrebbe preferito mangiare i popcorn e guardare in televisione il fallimento del loro governo. Ciò ha portato il M5S ad avere come unico interlocutore per la formazione di un governo la Lega, e l’ha accettato invece di andare a nuove elezioni.

-Alla fine chi governa? Il M5S o la Lega?
Sfortunatamente, il M5S non solo ha accettato l’alleanza di governo con la Lega, ma si è anche sottomesso in tutte le questioni importanti che ha dovuto affrontare il governo. Il paradosso è che la Lega, con il 17% dei voti, governava come se avesse la maggioranza assoluta del 51%. La Lega dell’estrema destra ha fatto esattamente quello che voleva, anche adottando misure illegali e incostituzionali. Nella storia del dopoguerra del nostro Paese Salvini è stato l’unico o uno dei pochi che aveva la libertà di fare ciò che voleva. La cosa peggiore è che il M5S ha salvato Salvini in parlamento contro la richiesta a precedere per il sequestro e la presa in ostaggio i rifugiati a bordo della Diciotti, una pratica che era contro i pochi e “controversi” principi del M5S in materia di trasparenza: la lotta contro di casta e i privilegi in politica. Questa è stata una rottura con gli ideali della M5S e della sua gente.

-Il M5S ha votato anche i decreti per la sicurezza di Salvini …
Questo è stato quanto di peggio abbia fatto il M5S, perché sono incostituzionali. Sfortunatamente, è stato anche firmato dal presidente della Repubblica Mattarella, che è stato anche professore di diritto costituzionale ed ex membro della Corte costituzionale. Questo è stato un grande tradimento del mondo democratico italiano, perché non ha difeso i principi costituzionali e la legittimità di fronte agli inaccettabili decreti di Salvini.
Il M5S si suppone abbia votato contro il TAV Torino-Lione, dicendo che non è a favore della costruzione della linea ferroviaria, ma permetterà la fine della opera di una volta votata al Senato dalla Lega, il Partito Democratico, Berlusconi e i Fratelli d’Italia, che sono di estrema destra. Il movimento NO TAV era una bandiera per il M5S e un suo elemento costituente. Alla fine hanno permesso a Salvini di aprire la crisi votando al Senato contro il TAV e portando praticamente in M5S a sparire dalla scena politica del Paese. Se si terranno le elezioni, vedremo se dal 33% scenderanno al 15% o al 10%. Il M5S si è suicidato politicamente.

-Ma cosa fa il Partito Democratico? Appartiene a Renzi o a Zingaretti? Cosa rappresenta?
Il Partito Democratico è un partito liberale e neoliberista, un partito moderato, conservatore e centrista, e ha essenzialmente le stesse posizioni che portano avanti Marcon e Merkel.

-Cosa propone oggi il Partito Democratico?
Neanche loro lo sanno. La prima e più grande vittima della crisi di governo è il Partito Democratico. Anche prima del governo e dei partiti governativi ??????(trattativa). Si è spaccato di fatto subito, con Renzi che lo controlla de facto insieme ai suoi gruppi parlamentari. Il suo segretario, Zingaretti, non sa cosa fare. Questo partito è profondamente diviso.
L’ex ministro e attuale parlamentare europeo Calenda lo ha detto molto bene: “Il Partito Democratico è finito”. Credo che sia così e che si apra un grosso problema per quanto riguarda la politica che dovrà seguire la gente democratica e progressista, la gente della sinistra che non è andata alle urne per anni, la metà del popolo italiano che non è rappresentato. La destra, l’estrema destra, i fascisti, i moderati e i conservatori hanno qualcosa dalla Lega fino al Partito Democratico per votare ed essere rappresentati. Non esiste un’ alternativa, non esiste una formazione di Sinistra politica di un certo peso, una visione e una proposta credibile. La sfida è come portare alle urne l’altra metà del Paese e la gente di sinistra.

-Perché in Italia non si può creare una forte Sinistra, prendendo anche in considerazione gli enormi problemi economici, sociali, del lavoro e di altro genere del Paese?
In Italia esiste una grande Sinistra sociale, una Sinistra che lotta quotidianamente in tutto il paese per difendere i deboli, le vittime della crisi, gli immigrati, le donne e ogni sorta di diversità, a cominciare dai movimenti degli omossessuali. Esiste un grande sindacato di Sinistra, la CGIL, che, nonostante le sue contraddizioni, lotta per i diritti dei lavoratori, ci sono tante associazioni che sono la Sinistra dentro la società. Il paradosso è che molte di queste persone non votano. In parlamento, i piccoli partiti di Sinistra commettono costantemente errori e non rappresentano quasi nessuno. Se l’attuale crisi porta a un governo del M5S e del Partito democratico, includerà i parlamentari degli ormai inesistenti Liberi e Uguali e di Sinistra Italiana, il cui coordinatore Fratoianni, invece, si è dimesso dopo la nuova sconflitta alle elezioni europee. In pratica non c’è una Sinistra parlamentare o politica. La sfida è come trasformare questa grande Sinistra sociale in una Sinistra politica, evitando anche il fatto che alcuni gruppi della Sinistra vivono esclusivamente con una visione autoreferenziale.
Ecco perché abbiamo bisogno di un sistema elettorale proporzionale. Con questo modo eviteremo il pericolo che Salvini cambi la nostra costituzione democratica, che è fatta per il proporzionale vero, in modo che nessuno mai usurpi il potere utilizzando le alchimie elettorali. Dal 1948 ad oggi, il proporzionale rappresenta la garanzia della democrazia contro l’autoritarismo. Il proporzionale libera la gente dalla logica del voto utile o perso e faciliterà la rifondazione di una vera e grande Sinistra in Italia.
Usciremo dal dilemma se dobbiamo essere con o a favore o contro il Partito democratico. Abbiamo anche bisogno di un salto qualitativo culturale per riscoprire i principi e i valori fondamentali della Sinistra. Questo è ciò che sto cercando di scrivere nel nuovo libro che sto preparando, cioè come recuperare l’egemonia culturale prima dell’egemonia politica. Dobbiamo ricominciare da capo e ci vorrà del tempo. Questo non può funzionare con alchimie elettorali, mettendo insieme i piccoli partiti di sinistra che rappresentano ora tendenze completamente minoritarie.

traduzione Argyrios Panagopoulos

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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