Una data completamente rimossa dalla memoria, ma si sa la storia la scrivono i vincitori, fu l’ insurrezione popolare guidata dai Comunisti che venne soffocata nel sangue dai reparti di sicurezza inviati da Eltsin.

Eltsin, all’epoca venne dipinto come un “eroe” da tutti i media occidentali.

Ci furono Uomini e Donne che non vollero accettare la sconfitta senza aver lottato. E in quell’ Ottobre, memori di quello del 1917, impugnarono un Kalashnikov o l’asta di una bandiera Rossa. Quella Bandiera che aveva sconfitto lo Zar, la borghesia capitalista, l’ imperialismo, il nazifascismo.
Quella Bandiera che assaltò il Palazzo di Inverno , quella Bandiera che sventolò vittoriosa sulle macerie di Stalingrado, di Kursk, di Leningrado.
Quella Bandiera che venne innalzata sul Reichstag di Berlino.

Per piegarne la Resistenza venne dato ordine ai carriarmati di prendere a cannonate il palazzo del governo dove erano arroccati i ribelli.

Boris Eltsin completo così l’opera di distruzione iniziata dal suo predecessore Gorbaciov

Le vittime furono numerose , il nuovo regime ammise ufficialmente di aver provocato 151 morti. Oltre 200 secondo altre fonti, 800 secondo gli insorti.
Migliaia furono i feriti, decine di migliaia i perseguitati politici.


Fonte Collettivo stella rossa nordest

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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