Il partito FARC alle elezioni regionali.


Francesco Cecchini


La Colombia vive drammi continui. Il processo di pace incontra ostacoli, anche nuovi. Un esempio, Il presidente Iván Duque invece di continuare i colloqui di pace con l’ELN ha chiesto a Cuba l’estradizione dei negoziatori di questa organizzazione guerrigliera. La strage di leader sociali e di ex guerriglieri è senza fine, Alirio Uribe Muñoz, difensore dei diritti umani, ha denunciato che altri tre leader indigeni sono stati uccisi giovedì scorso 17 ottobre; la violenza colpisce anche candidati alle elezioni regionali. Secondo l’ ONU 69 candidati alle elezioni del 27 ottobre sono stati vittime di violenza dal 27 luglio. L’11 ottobre sono state attaccate le sedi del Partito comunista colombiano (PCC) dell’ Unione Patriottica (UP) e del partito FARC. Le politiche economiche del governo di Iván Duque (Paquetazo de Duque) colpiscono i lavoratori e i colombiani, in genere. Il 10 e il 17 ottobre vi sono state proteste organizzate dal Il Centro unitario dei lavoratori (CUT) e da altri sindacati, in vista dello sciopero generale del 21 novembre.
In questo clima il prossimo 27 ottobre si terranno elezioni regionali.

Elezioni sotto fuoco
Saranno le prime elezioni regionali alle quali il partito FARC, Fuerza Alternativa Revolucionaria del Común, parteciperà. Il partito FARC ha la sua origine nel lontano 1965, quando Pedro Antonio Marín, alias Manuel Marulanda Vélez Tiro Fijo, falliti alcuni tentativi prese le armi assieme a poche decine di campesinos per combattere l’oligarchia e per una Nuova Colombia senza sfruttamento ed ugualitaria. Dopo di conflitto armato e l’Accordo Definitivo di pace l’organizazione guerrigliera FARC-EP si è traformata in partito FARC con l’obiettivo di realizzare la pace concordata e di conseguire con le armi della politica la Nuova Colombia senza sfruttamento ed ugualitaria.
Manuel Marulanda o Tirofijo, deceduto nel 2008, continua ad essere un rifrimento. Rodrigo Londoño, presidente del partito politico delle FARC, con riferimento alla decisione Iván Márquez di riprendere le armi dichiarò che Marulanda aveva insegnato a mantenere la parola e che questa era ora riconciliazione e pace.

Le elezioni regionali in Colombia rivestono un’importanza significativa in quanto definiranno il corso della pace nel paese,
Nel 2015 le FARC-EP, allora ancora una guerriglia organizzata, avevano il controllo
in particolare nelle aree di confine delle regioni e con scarso accesso, con bassi livelli di sviluppo, che comprendevano 242 comuni, il 22 % del totale dei comuni della Colombia. Anche se ora esiste una disputa sul controllo nei territori precedentemente dominati dalle FARC-EP, potenzialmente
le elezioni regionali in quei comuni possono definire un superamento in positivo del conflitto armato.
Per le FARC, ex FARC-EP, la loro partecipazione, la seconda alle elezioni, sarà un’opportunità per misurare i loro progressi presso il popolo colombiano, in seguito all’accordo di pace con l’ex presidente Juan Manuel Santos. Le FARC avranno candidati nelle aree in cui erano presenti in passato come gruppo ribelle, per dimostrare, secondo i loro leader, il vero impegno dei loro uomini per la democrazia. Il partito politico FARC oggi
aspira 14 sindaci, alcuni dei quali in aree storiche come il nord di Cauca, il sud di Tolima e Vichada. Non cerca nessun governatore, nonostante Joaquín Gómez, comandante storico delle FARC-EP, si fosse reso disponibile per La Guajira. Le garanzie di sicurezza offerte durante la campagna elettorale metteranno alla prova ciò che è stato concordato nel secondo punto dell’accordo dell’Avana, sulla partecipazione e il ripristino politico degli ex membri delle FARC-EP. Garanzie di sicurezza che non funzionano al 100%, vedere sopra.

Nella campagna elettorale per regionali, Uribe Vélez e il suo partito, Centro democratico, continuano ad affermare il NO allAccordo di Pace. Il pilastro di questa campagna elettorale è la critica alla Giuridizione Speciale (JEP), che va abolita. Il consenso di Álvaro Uribe Vélez è in calo e fa sperare in una sconfitta del Centro Democratico alle prossime elezioni regionali. Una sconfitta alla quale il partito FARC darà suo contributo

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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