Trump suggerisce a Guaidó di proclamarsi presidente del Venezuela.


Francesco Cecchini


Domenica 3 febbraio, in unintervista alla CBS, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che aveva riconosciuto la legittimità di Guaidó non appena si era dichiarato presidente in carica fece sapere che un intervento militare degli Stati Uniti in Venezuela era unopzione e anche di aver respinto la richiesta di Maduro di un incontro. Seguendo Donald Trump all’inizio del 2019 mezza Europa riconobbe Juan Guaidó come presidente del Venezuela. Molti paesi europei,Spagna, Francia, Germania, Regno Unito, Danimarca, Svezia, Austria, Paesi Bassi, Portogallo, Lituania, Lettonia ed altri riconobbero Juan Guaidó come presidente ad interim del Venezuela. Il governo italiano non assunse una posizione unitaria. Il M5S disse, ma non senza contraddizioni interne, di non voler riconoscere Guaidó. La Lega di Salvini si scagliò contro Maduro.
A fine 2019 Juan Guaidó dopo una caduta libera si è schiantato; una caduta iniziata con il tentativo di colpo di stato dello scorso aprile, che si è conclusa questo dicembre con lo scandalo per corruzione che include deputati del partito e degli alleati di Guaidó. Tanto che una nota di Marcos Salgado parla di Guaidó triste, solitario y final. Il link con la nota è il seguente:
https://www.cartamaior.com.br/?/Editoria/Cartas-do-Mundo/Carta-de-Caracas-Guaido-triste-solitario-y-final/45/46027


Marcos Salgado è giornalista, fotoreporter e videografo. Membro del team fondatore di Telesur. Redattore di questondigital.com. Hispantv. Corrispondente in Venezuela, analista associato al Centro latinoamericano per l’analisi strategica (CLAE, strategy.la)

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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